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Basquiat & Warhol in mostra alla Fondation Louis Vuitton

Dal 5 aprile fino al 28 agosto sarà visitabile, a Parigi, la mostra “Basquiat x Warhol. Painting 4 Hands”, una raccolta di oltre 300 opere e documenti, tra cui 80 tele firmate da entrambi gli artisti

A cura di Elisa Copeta

Dopo il successo della mostra Jean-Michel Basquiat che nel 2018 ha attirato circa 700.000 spettatori, quest’anno la Fondation Louis Vuitton continuerà ad esporre le opere di Jean-Michel Basquiat raccontando la sua collaborazione con Andy Warhol. Dal 5 aprile fino al 28 agosto verrà inaugurata Basquiat x Warhol. Painting 4 Hands, la più importante mostra mai dedicata a questo straordinario corpus di opere.

Tra il 1984 e il 1985, Jean-Michel Basquiat (1960-1988) e Andy Warhol (1928-1987) hanno realizzato circa 160 dipinti a quattro mani, tra cui alcune delle opere più grandi prodotte durante le rispettive carriere. Keith Haring (1958-1990), testimone della loro amicizia, ha descritto la loro collaborazione una “conversazione che avviene attraverso la pittura, invece che con le parole”, di due menti che si fondono per creare una “terza mente distintiva e unica”.

Alcune opere della mostra “Basquiat x Warhol. Painting 4 Hands” alla Fondation Louis Vuitton (The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Inc. / Licensed by ADAGP, Paris, © Fondation Louis Vuitton / Marc Domage)

Arm and Hammer II, in esposizione alla mostra “Basquiat x Warhol. Painting 4 Hands” alla Fondation Louis Vuitton (The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Inc. / Licensed by ADAGP, Paris, © Fondation Louis Vuitton / Marc Domage)

Curata da Dieter Buchhart e Anna Karina Hofbauer, in collaborazione con Olivier Michelon, curatore della Fondation Louis Vuitton, la mostra riunirà oltre trecento opere e documenti, tra cui ottanta tele firmate congiuntamente dai due artisti. Saranno inoltre esposte opere singole di Warhol e Basquiat e una serie di lavori di altri importanti artisti, tra cui Keith Haring, Jenny Holzer, Kenny Scharf, Michael Halsband, per evocare l’energia della scena artistica newyorkese degli anni Ottanta. La mostra sarà ulteriormente arricchita da fotografie, tra cui la famosa serie di fotografie Boxing Gloves di Michael Halsband realizzate per il manifesto della mostra Jean-Michel Basquiat e Andy Warhol del 1985.

The Olympic Rings, in esposizione alla mostra “Basquiat x Warhol. Painting 4 Hands” alla Fondation Louis Vuitton (The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Inc. / Licensed by ADAGP, Paris, © Fondation Louis Vuitton / Marc Domage)

Jean-Michel Basquiat – Dos Cabezas, in esposizione alla mostra “Basquiat x Warhol. Painting 4 Hands” alla Fondation Louis Vuitton (© Estate of Jean-Michel Basquiat Licensed by Artestar, New York, © Fondation Louis Vuitton / Marc Domage)

La mostra si aprirà con una serie di ritratti di Basquiat realizzati da Warhol e di Warhol realizzati da Basquiat e proseguirà con le prime collaborazioni. Queste opere, iniziate dal mercante dei due artisti, Bruno Bischofberger, hanno beneficiato di una collaborazione con l’artista italiano Francesco Clemente (nato nel 1952). Dopo aver completato quindici dipinti insieme a Clemente, Basquiat e Warhol hanno proseguito la loro collaborazione quasi quotidianamente. L’energia e la forza dei loro incessanti scambi sono il motore della mostra, che attraverserà opere come Ten Punching Bags (Last Supper) o la tela African Mask, alta 10 metri. Basquiat ammirava Warhol come un maestro, una personalità chiave del mondo dell’arte e il pioniere di un nuovo linguaggio e di un rapporto innovativo con la cultura pop. Warhol, a sua volta, trova in Basquiat un rinnovato interesse per la pittura. Grazie a lui, tornò a dipingere manualmente su scala molto ampia.

Opere in esposizione in esposizione alla mostra “Basquiat x Warhol. Painting 4 Hands” (© Michael Halsband, © Fondation Louis Vuitton / Marc Domage)

I soggetti di Warhol (giornali, loghi della General Electric, della Paramount e dei Giochi Olimpici) sono alla base di tutta una serie di opere che punteggeranno la mostra. “Andy iniziava un quadro e ci metteva sopra qualcosa di molto riconoscibile, o il logo di un prodotto, e io lo deturpavo. Poi cercavo di convincerlo a lavorarci ancora un po’, cercavo di fargli fare almeno due cose”, raccontò Basquiat. “Prima disegnavo e poi dipingevo come Jean-Michel. Penso che i dipinti che facciamo insieme siano migliori quando non si può dire chi ha fatto quali parti”, osservò Warhol.

La mostra espone questi tira e molla, un dialogo di stili e forme che affronta  temi cruciali come l’integrazione della comunità afroamericana nella narrativa del Nord America, un continente in cui Warhol è stato uno dei principali produttori di icone.