Gli analisti di Barclays ne sono convinti: i mercati continuano a sopravvalutare i rischi delle elezioni francesi, e quindi l’avanzata del Front National di Marine Le Pen, sottovalutando il rischio tedesco e olandese.
Per gli esperti della banca inglese, questa situazione riflette quello che e’ già accaduto con la vittoria di Donald Trump nelle elezioni statunitensi e con la Bexit. In entrambi i casi, non erano tanto i sondaggi ad essere sbagliati ma gli esperti a commettere un errore. In particolare, Martin Barth, strategist nella divisione forex, punta il dito contro i pregiudizi degli operatori di mercato, troppo convinti che lo status quo sarebbe rimasto.
Di conseguenza, Barth crede che gli operatori devono guardare di nuovo dati dei sondaggi, che nel caso della Francia sono rassicuranti.
“Ironia della sorte, i sondaggi attuali indicano che l’elezione francese può produrre l’unico governo forte e orientata al mercato nell’Ue e in grado anche di portare ad una maggiore apertura nei negoziati Brexit, creando un rischio al rialzo sia per l’euro sia per la sterlina”.
Al contrario, il più grande rischio per l’Europea – sottolineano dall’ufficio studi della banca britannica – e’ piuttosto la crescita di partiti marginali in grado di destabilizzare i governi e guidare la “balcanizzazione” dell’Europa.
Barth crede che “i mercati stiano sottovalutando questo aspetto, evidente nelle elezioni olandesi e tedesche e dove il rischio e’ che “una diffusione del potere politico si traduca in deboli governi di coalizione o di minoranza (e, forse, un anti-UE nel caso olandese ). ”
Per Barclays, l’aumento dei consensi dei partiti di minoranza con posizioni estremiste rappresentano un rischio per la capacità dei governi di lavorare in modo efficace in paesi che in genere hanno governi di coalizione, come Germania e l’Olanda. Questa “danneggia la capacità del Consiglio europeo di reagire con decisione alle crisi politiche comunitarie e rischi di minare ulteriormente la fiducia nel’Unione europea”..