Economia

Banco Desio, in calo l’utile netto nel 2009

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

(Teleborsa) – Il totale delle masse amministrate della clientela di Banco Desio si è elevato alla fine dell’esercizio a circa 25,4 miliardi di euro, con un incremento di 3 miliardi di euro rispetto all’anno precedente, ossia pari al 13,4%, attribuibile sia alla raccolta diretta (+11,9%) sia a quella indiretta (+14,1%). La prima si è elevata a 7,2 milioni di euro con un incremento di 0,7 milioni di euro, mentre la raccolta indiretta ha complessivamente registrato un incremento di 2,2 miliardi di euro, raggiungendo circa i 18,2 miliardi di euro; la raccolta riferibile alla clientela “ordinaria” ha avuto una crescita di 0,3 miliardi di euro, pari al 4,3%, attribuibile all’andamento dal comparto del risparmio gestito parzialmente rettificato da quello del risparmio amministrato, nonostante la penalizzazione dovuta alla crisi finanziaria, mentre quella riferibile alla clientela “istituzionale” si è incrementata di 1,9 miliardi di euro, prevalentemente per i volumi interessati al service di banca depositaria. I coefficienti patrimoniali consolidati 31 dicembre 2009, calcolati secondo le normative di vigilanza vigenti, evidenziano il Tier1 e Core Tier1 pari al 10,4% e il Tier2 pari all’11,8%, in crescita rispetto a quelli dell’anno precedente. Il risultato d’esercizio si è chiuso con un utile d’esercizio di pertinenza della Capogruppo di 53,5 milioni di euro, rispetto ai 63,1 milioni di euro dell’anno precedente, in decremento del 15,1%. Il Consiglio di amministrazione proporrà all’Assemblea Ordinaria la distribuzione di un dividendo di Euro 0,105 per ciascuna delle n. 117.000.000 azioni ordinarie e di un dividendo di Euro 0,126 per ciascuna delle n. 13.202.000 azioni di risparmio. La proposta di riparto dell’utile, ove approvata, consentirà di attribuire alle riserve patrimoniali un ammontare pari a 44,1 milioni di euro. In ottemperanza al calendario di Borsa, il dividendo sarà posto in pagamento il giorno 6 maggio 2010. Il suo “stacco”, ai fini delle quotazioni dei titoli, avrà luogo invece il 3 maggio 2010.