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Banche europee, 2018 da dimenticare in attesa del rialzo dei tassi

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Il settore bancario, assieme a quello automobilistico, è stato il peggiore comparto per l’azionario europeo: secondo i dati attuali, lo Stoxx Europe 600 Banks cede il 25,26% (l’indice Automobiles & Parts il 25,68%). Il confronto con l’indice che traccia gli istituti italiani rivela una flessione analoga per le banche tricolore: il Ftse Italia Banche mostra una performance negativa del 26,5%.

 
La possibilità che nel 2020 la Banca centrale europea possa procedere al rialzo dei tassi, con la gradita conseguenza restituire margini di redditività alle banche potrebbe autorizzare una visione ottimista per le prospettive dei titoli del settore nel 2019. Invece, ha sottolineato Barclays, “quasi il 40% dei fondi sta sovrappesando il settore dei titoli financials, ovvero il 16% in meno rispetto ai massimi di gennaio”. Del resto, l’aspettativa del rialzo dei tassi potrebbe essere rimandata, ha argomentato Fitch:
“I declassamenti delle prospettive di crescita della zona euro e un’inflazione core testardamente bassa probabilmente persuaderanno la Bce a resistere fino al 2020” prima che metta mano al rialzo dei tassi.

 

La prospettiva degli ultimi anni, mettendo a confronto il comparto bancario europeo con quello statunitense rivela un trend dall’aspetto molto chiaro: la ripresa post 2008, nel caso degli istituti Usa, c’è stata; in quello delle banche europee, invece, ci si trova ancora al di sotto del 70% rispetto ai livelli pre-crisi. A quanto sembra, il divario non sembra destinato a ridursi nel prossimo futuro. (Nel grafico, aggiornato a novembre, è visibile in blu l’indice delle banche Usa, in arancione l’indice delle banche europee).

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