Economia

Banche, Castagna “copia” Orcel: no M&A, stop su aumento contratti

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Niente M&A in vista al momento, oltre a una diplomatica frenata sull’aumento al contratto dei bancari passando palla al Casl dell’Abi. Sono questi i messaggi chiave lanciati da Giuseppe Castagna, AD di Banco BPM, che ha praticamente fotocopiato la strategia comunicativa adottata ieri da Orcel di UniCredit nel suo intervento alla terza giornata del 22° Congresso nazionale della Fabi, in corso di svolgimento a Roma, all’Ergife Palace Hotel, fino a venerdì 16 giugno. “Our destiny in our hands”, ossia “Il nostro destino nelle nostre mani”, è il titolo del congresso nel corso del quale, tra altro, si celebra il 75° anniversario della Fabi. Vediamo tutto nell’analisi.

Trattative sui contratti

Sui rinnovi ai contratti dei banchieri la strada è in salita. Dopo l’illusorio via libera dato da Messina di Intesa nella prima giornata del congresso, infatti, a spegnere l’entusiasmo sono stati sia Orcel che Castagna, i quali rappresentano due dei principali gruppi bancari italiani. La misura, dunque, verrà trattata coi sindacati. “Sul rinnovo del contratto dei bancari Banco Bpm si affida al Casl. Non voglio semplificare sul contratto. Va inquadrato in un’ottica di produttività del sistema, che è quella di rendere un servizio alla clientela che deve migliorare. Poi bisogna anche chiarire se le soddisfazioni ai colleghi si devono esaurire nel nazionale o anche nei contratti aziendali, bisogna bilanciare le due cose”.

No alle fusioni

Come dicevamo, anche sul tema aggregazioni Castagna ha optato per il niet in stile Orcel. Estendendolo anche a tutto il panorama italiano e allontanando l’ipotesi terzo polo di cui si era parlato con Lovaglio di Banca MPS. “Non c’è in questo momento nessuna intenzione di ulteriori allargamenti, né da parte nostra né, penso, da parte di altre banche. Sinceramente fare le fusioni richiede tempo, fare integrazioni informatiche, tagli e magari perdiamo un po’ di crescita”. Una situazione diametralmente opposta, quella attuale, rispetto agli anni precedenti con i tassi ai minimi storici, che avevano favorito le aggregazioni per creare sinergie, ridurre costi e soddisfare azionisti.

Focus sui ricavi

Castagna, infine, ha chiarito quella che è l’attuale strategia di Banco BPM, totalmente incentrata sull’aumento della redditività. “Oggi finalmente c’è un momento positivo di crescita e siamo tutti invogliati a fare i risultati che ci aspettiamo per i prossimi due anni. Con i tassi in ripresa il focus attualmente è sulla crescita dei ricavi e non sulla riduzione dei costi”.