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Banca del Giappone promette acquisti illimitati di asset

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SIENA (WSI) – In linea alle aspettative dei mercati finanziari, al termine della riunione mensile sui tassi l’istituto centrale nipponico ha portato da 1% a 2% l’obiettivo per l’inflazione.

Meno prevista la decisione di procedere – a partire dal 2014 – ad acquisti “illimitati” di asset, in luogo del consueto incremento del programma di ‘qe’ che ammontava fino a oggi a 101.000 miliardi di yen.

Tassi di interesse: in area Euro la riunione dei ministri finanziari si è conclusa senza un accordo sulla ricapitalizzazione diretta delle banche da parte del meccanismo Esm. È’ stato invece nominato il nuovo presidente, l’olandese Dijsselbloem, con voto non unanime. L’unica dissenziente è stata la Spagna. Il capo dell’Eurogruppo uscente, Juncker, al termine della riunione ha dichiarato che il Portogallo si sta “preparando attivamente” a tornare sui mercati quest’anno. Su Cipro ha invece riferito che l’accordo dovrebbe essere raggiunto a marzo, mentre sulla Spagna ha dichiarato che i ministri si sono accordati ad erogare 1,8 Mld€ di fondi per i primi di febbraio.

Secondo un articolo di Wsj, entro il 23 gennaio le banche dell’area Euro comunicheranno alla Bce quanto intendono rimborsare dell’LTRO a tre anni, mentre venerdì 25 la Bce potrebbe comunicare l’ammontare complessivo che le banche intendono rimborsare la settimana dopo. La Spagna ha annunciato che sta sondando il mercato per emettere tramite sindacato un bond a dieci anni. Allo stesso tempo Regling, capo dell’Efsf, ha dichiarato che il fondo quest’anno emetterà titoli a medio e lungo termine per 55-60 Mld€.

Sul fronte finanziario, ieri Banco Popolare ha comunicato l’emissione di un bond senior a tre anni per 1,25 Mld€. Stamattina Intesa ha annunciato di aver dato mandato per un bond a tasso variabile a due anni e mezzo. Oggi invece sul medio lungo termine avremo l’Olanda che offrirà titoli fino a 2,5 Mld€, la Germania un titolo indicizzato all’inflazione fino a 1 Ml€, mentre Spagna ed Esm offriranno titoli a breve fino a 4,5 Mld€. La sessione odierna si è aperta con borse e spread in lieve calo.

Negli Usa, riaprono oggi i mercati dopo la giornata di chiusura per festività. Il giuramento di Obama ha ufficialmente inaugurato il secondo mandato presidenziale. Nel frattempo i repubblicani voteranno domani alla Camera un disegno di legge di 5 pagine, in cui viene autorizzata la sospensione temporanea del tetto sul debito (attualmente pari a 16400Mld$ e già raggiunto a fine 2012) fino al 19 maggio. Nel disegno di legge è anche fissata la data limite, quella del 15 aprile, entro la quale Camera e Senato dovranno raggiungere un accordo sul piano di riduzione del deficit, in assenza del quale saranno sospese le buste paghe a tutti i membri del Congresso. Anche nel caso (molto probabile) di conversione in legge della proposta repubblicana, rimarrebbe aperta un’ulteriore scadenza, quella dell’1 marzo dopo la quale, in assenza di un accordo, scatterebbero i tagli automatici alla spesa (cosiddetto “sequestration”).

Sul fronte emergenti, listini azionari in lieve calo (’indice MSCI EM -0,3%). Il calo maggiore è stato quello dell’indice malesiano (-2,5%) su timori di elezioni anticipate. Il ribasso sta proseguendo questa mattina, con l’indice malesiano ai minimi da 6 settimane. Chiusura in lieve rialzo positiva ieri per la borsa israeliana (25 +0,3%) in vista delle elezioni politiche programmate per oggi.

Valute: euro in apprezzamento nella mattinata nonostante la partenza debole dei listini azionari europei. Il cross rimane ancora fermo all’interno del range 1,33-1,34 ma per le prossime sedute è lecito attendersi movimenti più marcati qualora vi fossero prese di profitto sugli asset rischiosi. Yen in apprezzamento sui mercati valutari verso tutte le principali valute dopo la decisione della BoJ di stanotte.

La banca centrale ha aumentato il target sull’inflazione al 2% dall’attuale 1%. La decisione non è però stata unanime (2 contrari). Inoltre l’istituto ha annunciato, a partire dal gennaio 2014, un piano di acquisti di asset mensili da 13.000 Mld yen (146Mld$), in gran parte di titoli a breve, fino a quando il target sull’inflazione non sarà raggiunto. L’apprezzamento dello Yen potrebbe essere ricollegato all’attesa degli operatori di una partenza immediata (e non differita a gennaio 2014) del nuovo piano di acquisti. Verso euro il cross è calato sotto 119 stamani. Oggi la resistenza si colloca a 120,20, mentre il supporto più vicino a 118. Verso dollaro resistenza a 90,30, supporti a 88,80 ed 88.

Materie prime: riaprono oggi i mercati Usa dopo la festività nazionale. A Londra ieri si è registrato un lieve ribasso per i metalli non ferrosi. Primo rialzo da 7 sessioni per il benchmark australiano sul ferro (+0,6%). Ieri l’India ha comunicato la decisione di aumentare la tassa sulle importazioni di oro e platino (dal 4% al 6%) con effetto immediato allo scopo di ridurre il deficit record di partite correnti.

Il segretario per gli affari economici Mayaram ha annunciato che sono possibili revisioni se le importazioni si ridurranno. Questa mattina l’oro è comunque in rialzo, poco sotto i 1700$/oncia favorito dal deprezzamento del dollaro. In rialzo anche il Brent, presso i 112$/barile anch’esso favorito dall’andamento del biglietto verde e dagli sviluppi geopolitici in Nord Africa.

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