Economia

Azimut da record: nel 2019 miglior utile della storia, ricavi sfondano quota 1 miliardo

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È stato un anno da ricordare il 2019 per Azimut, che ha messo a segno il miglior utile netto negli oltre 30 anni di storia del gruppo. Secondo i dati comunicati oggi dal gruppo del risparmio gestito, sono stati raggiunti 370 milioni di euro (+203% rispetto al 2018), che costituiranno risorse ulteriori per finanziare l’importante piano di investimenti dei prossimi 5 anni. Nello stesso periodo i ricavi hanno superato quota 1 miliardo di euro, (1,05 miliardi, +40% rispetto ai  748 milioni nel 2018).

In forte crescita anche il reddito operativo consolidato, salito a 445 milioni dai 192,8 milioni nel 2018.

Il cda ha deliberato di proporre all’assemblea dei soci, la cui convocazione è prevista per il 23 aprile 2020, la distribuzione di un dividendo totale ordinario di un euro per azione al lordo delle ritenute di legge, pari ad un dividend yield del 5,4% ai prezzi attuali.  Il dividendo sarà pagato interamente per cassa e la data di pagamento del dividendo è prevista per il 20 maggio 2020, con stacco cedola il 18 maggio 2020. Al dividendo, ricorda la nota, vanno aggiunti 0,5 euro per azione già pagati lo scorso anno, per un totale di 1,50 euro per azione.

“Archiviamo il 2019 con numeri di assoluto rilievo, tra i quali il miglior utile netto della storia del Gruppo e il raggiungimento di tutti gli obiettivi fissati nel piano quinquennale così come fatto in modo consecutivo per tutti e tre i business plan presentati dal 2004″ ha commentato Pietro Giuliani, Presidente del Gruppo.

Sempre oggi il gruppo ha poi alzato il velo sulla raccolta netta di febbraio, mese in cui la società ha raggiunto ha registrato una raccolta netta positiva per 362 milioni di euro, portando così il dato da inizio anno a 934 milioni. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si è attestato a fine febbraio a 58,2 miliardi, di cui 45,1 miliardi fanno riferimento alle masse gestite.

“La raccolta di febbraio ha mantenuto un ritmo positivo nonostante nella parte finale del mese ci sia stato un aumento repentino della volatilità legato alla diffusione del coronavirus che si sta tuttora protraendo. La consulenza professionale e costante prestata dai nostri consulenti combinata alla vicinanza con i nostri team di gestione rappresenta da sempre le fondamenta della nostra proposta, il cui valore è ancora più evidente nei momenti di turbolenza come quelli attuali.
Lo dimostrano i flussi legati ai prodotti alternativi, che con ca. 150 milioni di euro nel mese pesano per quasi il 50% della raccolta netta totale. Tali investimenti in economia reale vengono inseriti nella revisione dell’asset allocation secondo una corretta ottica di lungo periodo. L’andamento di febbraio, inoltre, dimostra ancora una volta che poter contare su una vera diversificazione geografica delle attività è un driver importante a sostegno della crescita” ha concluso Giuliani.