(Teleborsa) – L’andamento complessivo del mercato europeo dell’auto è apparso ancora a macchia di leopardo a marzo, in quanto si registrano incrementi significativi nei paesi interessati dagli effetti degli incentivi alla domanda, mentre forti contrazioni si hanno nei mercati non più sostenuti da aiuti statali. E’ quanto rileva il Centro Studi Promotor (CSP) nella nota a commento dei dati presentati stamattina dall’ACEA. In particolare, se si considerano i cinque maggiori mercati del continente, che valgono il 75,% del mercato complessivo dell’area, soltanto la Germania è in forte calo con immatricolazioni in caduta del 26,6%. Nel mercato tedesco (che è il più importante d’Europa) sono stati in vigore incentivi molto consistenti fino all’inizio di settembre 2009. L’effetto di questi bonus si è protratto fino a tutto novembre, ma poi le vendite hanno cominciato a calare. In febbraio la contrazione è stata addirittura del 29,8% e in marzo, come si è detto, il calo è del 26,6%. Gli altri quattro mercati, che compongono la pattuglia dei cinque maggiori, sono tutti in crescita, ma con dinamiche differenziate da paese a paese e strettamente legate agli incentivi. In Francia, marzo ha fatto registrare una crescita del 17,9%. Le prospettive per il primo semestre sono moderatamente positive in quanto continueranno ad operare gli incentivi attualmente in vigore, mentre nel secondo semestre dell’anno è previsto un rallentamento per effetto della riduzione del bonus totale.Nel Regno Unito con marzo sono finiti gli incentivi adottati nello scorso anno. Il mese fa registrare una crescita molto significativa (+26,6%), ma da aprile il quadro dovrebbe peggiorare radicalmente. Molto forte l’incremento registrato in Spagna (+63,1%) dovuto, da un lato, al confronto con un marzo 2009 senza incentivi significativi e, dall’altro, all’effetto del pacchetto di aiuti oggi in vigore che durerà però soltanto fino al 30 settembre. Particolare la situazione dell’Italia, dove gli incentivi sono finiti il 31 dicembre, ma vi è stata la possibilità di immatricolare fino a tutto marzo le auto ordinate con incentivi nel 2009. Proprio per questa possibilità marzo ha fatto registrare una crescita del 19,6% ed il primo trimestre chiude con un incremento del 23,3%. Il mancato rinnovo degli incentivi per il 2010 ha però determinato una drastica caduta degli ordini nel primo trimestre dell’anno per cui le previsioni per i prossimi mesi sono fortemente negative e già per aprile è attesa una contrazione delle immatricolazioni sicuramente a due cifre. Considerando i mercati minori, l’andamento è prevalentemente negativo con qualche eccezione legata alla presenza di incentivi o a situazioni particolari. Nel complesso la domanda europea di autovetture resta strettamente condizionata dalla presenza di sostegni statali in quanto la ripresa dell’economia stenta a delinearsi e comunque non è tale da sostenere un recupero della domanda di autovetture. Data questa situazione e considerato che la spinta degli incentivi va esaurendosi, le previsioni per i prossimi mesi sono improntate a grande cautela e pare oggi altamente probabile che il consuntivo del 2010 per l’interno mercato europeo chiuderà con un calo di almeno un milione di immatricolazioni.
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