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Australia: bolla nel minerario, rischio di crisi finanziaria nel 2013

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*Questo documento e’ stato preparato da FXCM Forex Capital Markets. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

Roma – L’Australia rischia di finire schiacciata nella morsa di una crisi finanziaria provocata dallo scoppio di una bolla nel settore minerario, che storicamente e’ sempre stato un settore “boom or bust”. Questo per via il processo molto lungo di sviluppo degli asset. Quando la domanda spinge in rialzo i prezzi per i minerali, l’offerta ci mette un po’ a reagire. Pertanto i prezzi possono salire molto nella fase iniziale del boom della domanda.

Tanti sono gli investmenti gia’ avviati, che gli investitori sono riluttanti a lasciar perdere e sperare in una ripresa del emrcato. E’ questa la dinamnica che si cela dietro alla bolla degli investienti nell’industria mineraria australiana. Quando scoppiera’, i suoi effetti molteplici costringereanno l’economia del paese ad effettuare un atterraggio molto poco ‘soft’.

Volatilita’ e decorrelazione

Sono questi i due concetti che hanno caratterizzato la giornata di ieri sui mercati. La prima, perche’ il mercato si e’ mosso in maniera significativa ma confusa, nervosa e nella maggior parte dei casi non direzionale. La seconda, perche’ abbiamo assisitito a delle price action che non si sono mosse all’unisono secondo la logica delle correlazioni che seguiamo ormai da diversi mesi, quella cioe’ che prevede acquisti di valute a piu’ ”alto” rendimento (rispetto al dollaro americano), azionario e materie prime in fasi di propensione al rischio, e invece rifugi nel dollaro americano e sell off sulle altre classi di asset nelle tornate di avversione al rischio.

La spiegazione piuttosto intuitiva che potremmo dare risiede di fatto nell’incapacita’ del mercato di stimare con outlook di medio termine quelli che potrebbero essere gli scenari prossimi, date le tante incognite presenti su piu’ fronti dal punto di vista macroeconomico. Tanto per citare le piu’ importanti, basti ricordare l’elezioni americane e il famigerato ”fiscal cliff” per quello che concerne gli Usa, la situazione di possibile proroga degli obiettivi di bilancio per la Grecia e la possibile richiesta di aiuti da parte della Spagna dal versante europeo – per non citare la pur preoccupante situazione francese e i primi segnali di debolezza della locomotiva Germania – e infine i fondati timori sul rallentamento cinese nonche’ le azioni di politica monetaria, che sembrano essere immininenti, della Bank of Japan.

Tutti questi fattori rendono di fatto gli operatori focalizzati sulle prospettive di breve termine, facendo si’ che spesso, in intraday, strumenti finanziari tradizionalmente legati seguano movimenti differenti e in direzioni opposte oltre che, ed e’ una dinamica molto presente in questi giorni, reagire alle varie pubblicazioni dei dati macro in maniera signficativa andando spesso a sovrastimare l’effetto che una news, la cui release si discosti anche leggermente dal consensus, avrebbe a differenti condizioni di mercato. Il caso eclatante in questo senso e’ rappresentato dal dato sul Pil della Gran Bretagna di ieri mattina uscito superiore alle attese, il quale ha contribuito a spingere la sterlina vicina ai massimi contro dollaro e rompere supporti importanti sul cross eur/gbp.

Nell’ambito delle considerazioni avanzate pocanzi vanno sottolineati, salvo analizzare tra poco con la lente di ingrandimento i movimenti tecnici, gli storni importanti che hanno riguardato l’Eurodollaro e il dollaro australiano, mentre sono state laterali le price action delle materie prime (con il petrolio che pera’ ha fatto registrare nuovi minimi); l’azionario e’ stato invece dominato da incertezze con i maggiori indici americani controversi, dominati dalle trimestrali delle societa’ di questi giorni e vicini a possibili rotture ribassiste degne di nota. Vale la pena ricordare che questo pomeriggio assisteremo alla release del PIL Americano che storicamente non dovrebbe (usiamo d’obbligo il condizionale) riservare particolari sorprese e l’indice di Fiducia del Michigan.

EurUsd

La mattinata di ieri sembrava promettente per l’Eurodollaro che ha provato a mantenersi sopra la soglia dell’1,30 e a raggiungere la resistenze in area 1,3050, con l’ausilio della divergenza rialzista ben visibile sul grafico a 4 ore. Il fallimento della configurazione, unito alla fredda reazione del mercato ai dati Usa pur positivi, ha invece provocato un’inversione che e’ andata a spazzare via uno dopo l’altro i supporti a 1,2990 e 1,2965, arrestando la sua corsa sui minimi di mercoledi’ a 1,2930.

L’ottica resta percio’ bearish con attenzione ora ai prossimi livelli di prezzo a 1,2890 ma soprattutto 1,2915 e 1,2965 che rappresenta una forte resistenza e punto di confluenza di medie di breve e lungo sul grafico a 4 ore.

UsdJpy

Rottura per il momento mancata quella di Usd/jpy che dopo aver oltrepassato con forza la soglia di 80 si e’ portato fino a 80,40, salvo poi ”rimangiarsi” tutto il movimento. La dinamica potrebbe essere quella di un pullback rialzista, che tuttavia non crediamo possa palesarsi. Appare piu’ verosimile un ritorno, seguendo anche i ritracciamenti di Fibonacci delineati da 78 fino al massimo di ieri, che vedono in 79,50 e 70,15 i prmi target resi ancor piu’ probabili sulla formazione di una divergenza ribassista sul grafico a 4 ore.

EurJpy

Ancora d’attualita’ la configurazioni di testa e spalle che andiamo analizzando da qualche giorno e ben visibile sul 4 ore. Il deciso superamento dell’attuale livello a 103,50, potrebbe portare verso la proiezione teorica della figura a 102, con primo grande livello di supporto posto a 102,80. 104,10 invece la prima resistenza. GbpUsd. Grande forza della sterlina ieri, supportata dalla news sul PIL UK, sia contro dollaro americano che conto euro ed altre major.

La divergenza rialzista sul 4 ore poteva percio’ essere un ulteriore conferma operativa. A rappresentare ora una forte resistenza al prezzo c’e’ la trendline ribassista di congiunzione degli ultimi massimi significativi, la quale transita per 1,6135.

Assistiamo percio’ ora alla configurazione si una flag rialzista, ben visibile sul grafico orario, la cui proiezione, se contestuale alla violazione del livello appena descritto, ci riporterebbe verso l’1,62. A suffragio di cio’ e’ ben visibile sul grafico daily una divergenza rialzista con lo stocastico. AudUsd.

Forte correzione del cambio che sulla divergenza ribassista del grafico orario si e’ riportato sulla soglia psicologica di 1,03. Non sembrano sussistere particolari segnali rialzisti con l’1,0340 che rappresenta un ottimo livello statico di resistenza e l’1,0290 invece il primo supporto. XauUsd. Molto chiari i livelli di prezzo sul metallo giallo, racchiuso tra 1715 e 1700. Sussistono anche in questo caso segni di continuazione del trend discesista, con la bearish trendline ancora molto inclinata e le medie stabilmente sopra il prezzo.

Decisiva la rottura di 1700 per vedere ulteriori storni in area 1685, mentre un ritracciamento ci riporterebbe in maniera precisa ull’ottima media a 21 periodi sul 4 ore transitante proprio per 1715. USOil. Siamo di nuovo molto vicini ai minimi posti a 85 dollari il barile. Data la volatilita’ della sua price action, il breakout potrebbe generare un movimento dell’ordine di 2/ 3 dollari al ribasso, mentre la tenuta del livello suddetto farebbe conformare un doppio/triplo minimo di inversione con primi obiettivi a 85,80 e 86,50. Ger30. Forte apertura in gap (30 punti) quella dell’indice tedesco, indicatore di un ribasso che potrebbe condurci a 7120.

La chiusura del gap ci farebbe intravedere nuovamente 7200 e poi 7250, sulla scia della divergenza rialzista del grafico a 4 ore. (Eventuali pareri, notizie, ricerche, analisi, prezzi, o altre informazioni contenute in questo documento sono fornite come commento generale del mercato e non costituiscono un consiglio personale.

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