(9Colonne) – Perugia, 21 mar – Il 28% degli italiani ha una “dieta mediatica” basata solo sui mezzi audiovisivi, ossia televisione, radio e cellulari, una dieta quindi che esclude del tutto l’uso di mezzi a stampa come giornali, periodici o libri. Il 43%, invece, oltre ai mezzi audiovisivi, ha anche una normale consuetudine con i mezzi a stampa. Il 23% possiede una buona dimestichezza con i mezzi audiovisivi e quelli a stampa ma anche con l’internet e tutto ciò che vi è correlato. Il 6%, infine, ha una dieta mediatica molto ricca, basata sia sui mezzi audiovisivi sia su quelli connessi all’internet, ma che esclude quasi del tutto i mezzi a stampa. Questa è la nuova fotografia della relazione fra gli italiani e i media scattata dal Censis nel suo 6° Rapporto sulla comunicazione, presentato oggi a Perugia, nell’ambito del Festival internazionale del giornalismo. Il Rapporto per la prima volta consente di comparare le diete mediatiche degli italiani con quelle europee, in particolare con Spagna, Francia, Germania e Gran Bretagna. In quanto a persone con abitudini solo audiovisive, abbiamo il primato rispetto agli altri quattro paesi studiati: solo la Spagna ne ha una quota abbastanza alta, pari al 25%, inferiore comunque a quella italiana, mentre in Francia sono il 19%, in Germania il 9% e il Gran Bretagna solo l’8%.