Economia

Asta spagnola: la domanda tiene, ma il rialzo dei tassi preoccupa

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Roma – La Spagna ha collocato sul mercato bond a diversa scadenza. In particolare, emessi titoli di stato con scadenza nel luglio del 2015 per un valore di 979 milioni di euro e a un tasso medio del 4,037%, quasi il doppio rispetto al 2,617% precedente. Il bid-to-cover è comunque aumentato a 2,88 rispetto ai 2,37 precedenti.

Madrid ha poi collocato 773 milioni di euro di bond con scadenza nel luglio del 2017, non comparabili, a un tasso medio del 4,960%, e a un bid to cover pari a 3,14.

Collocati infine per un valore di 764 milioni di euro bond con scadenza nel gennaio del 2017, a un tasso medio del 4,752%, rispetto al 3,565% dell’asta precedente, e a un bid to cover che è cresciuto anche in questo caso, attestandosi a 3,69, contro i 2,7 precedenti.

Tuttavia, sul mercato valutario la reazione dell’euro non è affatto positiva. La moneta unica scende infatti ai minimi della seduta, pari a $1,3131, subito dopo i risultati dell’asta spagnola. Sul mercato secondario, i rendimenti dei titoli di stato spagnoli rimangono comunque sotto controllo, scendendo dello 0,17% al 5,84%.

Nel frattempo, il Tesoro francese emette 7 miliardi e 431 milioni di euro tra cui 32 miliardi di titoli decennali a un tasso del 2,96%, in lieve calo dal 2,98% di aprile. I bond con scadenza 2017 sono invece stati collocati al tasso dell’1,89%, dopo l’1,96% dell’ultima asta.