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Asta Italia: piazzati 5,95 miliardi, tasso 10 anni a record gennaio

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Roma – Arriva la vera prova del nove delle condizioni del mercato italiano dei titoli di stato. Il Tesoro italiano ha collocato bond a quattro, cinque, sette e dieci anni per un valore complessivo di 5,95 miliardi di euro, in lieve calo rispetto al target massimo previsto di 6,25 miliardi.

In particolare, emessi bond con scadenza nel 2022, ovvero BTP a 10 anni , per un valore complessivo di 2,5 miliardi di euro, e a un tasso che si è attestato al 5,84%, rispetto al 5,24% precedente, attestandosi così al massimo dal mese di gennaio. Bid to cover a 1,484, in flessione rispetto all’1,65 del 29 marzo.

Emessi anche 2,416 miliardi di euro per i titoli di stato con scadenza nel maggio del 2017, dunque BTP a cinque anni, con un bid-to cover a 1,341, in flessione rispetto a 1,65 del collocamento del 29 marzo. In questo caso, i tassi a cinque anni sono saliti al 4,86%, rispetto al 4,18% precedente. Anche in questo caso, il rendimento ha testato il massimo da gennaio.

Collocati inoltre BTP a 7 anni, quindi a scadenza nel 2019, per un valore di 537 milioni di euro e un tasso al 5,21%.

L’asta ha avuto infine per oggetto BTP a 4 anni, quindi con scadenza nel 2016, che sono stati emessi per un valore di 493 milioni di euro, a un tasso al 4,29%.

In generale, l’Italia è riuscita a collocare un numero sufficiente di titoli di stato, anche se a costi significativi e con un bid to cover in diminuzione.

Riguardo alla reazione sul mercato secondario dei bond italiani, occhio ai rendimenti dei titoli di stato a dieci anni, che accolgono i risultati con un rialzo dell’1,38% al 5,72%; il livello si paragona con i tassi a 10 anni dei titoli tedeschi che sono invece in ribasso, calando dello 0,24% all’1,67%, e con i rendimenti a 10 anni dei Treasury, che sono in calo dello 0,63% all’1,92%. I tassi sui titoli di stato spagnoli con scadenza sempre a 10 anni segnano un rialzo dell’1,53% al 5,92%, dopo essere volati in mattinata sopra la soglia del 6% a seguito del downgrade della Spagna contro il rating sul debito, mentre i rendimenti sui bond francesi a 10 anni sono in aumento dello 0,67% al 2,99%.

Si mantiene in rialzo anche lo spread Italia-Germania a 10 anni, che balza del 2,15% a 401,78 punti base, confermando il permanere della tensione sul mercato dei bond. Schizza al rialzo il tasso a cinque anni, che segna un balzo del 3,12% al 4,92%.