Economia

Asta Italia: BTP a più lunga scadenza non convincono

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(IN AGGIORNAMENTO)

Roma – L’Italia ha collocato in tutto 4,75 miliardi di euro di Btp, al massimo pianificato.

Esattamente, il Tesoro ha emesso 3 miliardi di euro in BTP con scadenza nel novembre del 2014 a un rendimento medio del 4,83%, contro il 5,62% precedente. Il bid to cover è calato tuttavia a 1,20, contro gli 1,36 precedenti.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, collocati anche €750 milioni di BTP con scadenza nel luglio del 2014 a un rendimento medio del 4,25%, contro il 4,93% dell’asta precedente. Il bid to cover è balzato in questo caso a 2,27, contro il rapporto a 1,35 precedente.

Emessi infine €1 miliardo di euro in BTP con scadenza ad agosto nel 2018, a un tasso medio del 5,75%, in rialzo rispetto al 5,62% precedente, e con un bid to cover inferiore, a 1,6 rispetto al precedente 1,98.

Nella giornata di ieri, 12 gennaio, l’esito è stato molto positivo per le aste spagnole e italiane di debito a breve, sia dal punto di vista della domanda che dei rendimenti da pagare.

A Madrid sono stati collocati 10 miliardi di euro di bond contro le previsioni per 4-5 miliardi sulle due scadenze 2015 e 2016. I rendimenti sono calati di molto, confermando le attese che prevedevano un esito positivo, viste anche le scadenze in tempi ristretti.

Il rapporto bid to cover dei titoli con consegna aprile 2016, utilizzato per misurare il livello della domanda per il debito emesso, e’ stato pari a 2,21. Per i bond 2015 il risultato e’ stato di 1,80. Su quest’ultima scadenza i rendimenti hanno toccato il 3,384% contro il 5,187% dell’asta precedente di dicembre.

Da parte sua l’Italia ha collocato 8 miliardi e 500 milioni complessivi di Bot a un anno a un tasso di interesse dimezzato rispetto all’emissione precedente: al 2,735% contro il 5,925% registrato a dicembre.

Sul fronte secondario, il rendimento sul due anni iberico e’ sceso sotto il 3% per la prima volta da aprile 2011, con l’interesse extra che gli investitori chiedono per detenere i bond italiani a 10 anni al posto degli omologhi tedeschi che si sta restringendo di 28 punti base in area 489 punti base. Gia’ calava di 22 punti base prima dell’esito dell’emissione, attestandosi a 495 punti base. Il decennale italiano rende il 6,618%, in calo di una cinquantina punti base.
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Intanto l’euro si sta rafforzando a quota $1,2750 sul dollaro e di +0,3% rispetto alla sterlina britannica. Ben intonato anche l’azionario europeo, con Milano che guadagna oltre un punto percentuale. La Borsa di Milano guadagna il 2,45% nel post asta, mentre l’azionario di Madrid fa registrare un +1,04%.

Vista la tipologia a breve dei collocamenti, gli operatori prevedevano risultati sostanzialmente positivi, alla luce anche dell’abbondante liquidità aggiuntiva immessa nel sistema dalla Bce con il finanziamento triennale di dicembre.

Nonostante il buon risultato delle aste, e’ ancora traballante la fiducia sulle capacità di finanziamento di lungo termine dei due Piigs. “La sensazione è che ci siano le condizioni per un risultato discreto delle aste”, ha spiegato a Reuters Italia un trader, prima della pubblicazione dei risultati. “Siamo interessati a come vanno le aste anche se non credo che saranno l’elemento definitivo dell’umore di mercato oggi, il rischio di un evento creditizio in Grecia è probabilmente più importante”.

Secondo fonti bancarie procede infatti in maniera non incoraggiante la trattativa tra Atene e le banche creditrici sulla svalutazione dei bond greci detenuti da queste ultime, con la prospettiva sempre più concreta per i governi della zona euro di dover incrementare il proprio contributo al secondo piano di salvataggio del paese .