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Asta Francia a due facce: tassi contenuti, male la domanda

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New York – Il Tesoro francese ha collocato titoli di stato per una somma complessiva pari a 7,96 miliardi di euro, sulla parte alta della forchetta di 7-8 miliardi prevista. Se da un lato i rendimenti si sono mantenuti su livelli accettabili, la domanda e’ stata deludente.

I bond emessi hanno cinque scadenze differenti: i rendimenti pagati per i titoli 2021 sono stati del 3,29% con una domanda (bid to cover) pari a 1,64l; gli interessi sborsati per i bond 2023 sono stati del 3,5% con un bid to cover pari a 3,23; i bond con consegna 2035 hanno registrato un tasso del 3,96% e un rapporto tra domanda e offerta di 2,02; i titoli 2041, infine, hanno visto un bid to cover pari a 1,82 e un rendimento del 3,97%.

In particolare ha deluso la scadenza 2021: il bid to cover di 1,64 si confronta con il 3,05 della precedente asta datata dicembre 2011. Il rapporto tra domanda e offerta dei bond a consegna 2041 e’ sceso a 1,82 dai 2,26 dell’emissione antecedente. Dal punto di vista delle notizie positive, il rendimento del 3,5% fatto segnare dal bond con consegna 2023 e’ sceso dal 3,63% dell’asta del primo giugno.

In attesa dell’appuntamento cruciale di oggi, nell’ultima settimana lo spread tra il rendimento dei bond francesi a 10 anni e il rispettivo tedesco si e’ ampliato del 50% da 100 punti base a 149. Nel frattempo nello stesso arco di tempo l’euro ha ceduto 200 punti base e al momento scambia ai minimi di 15 mesi in area $1,2834.

I risultati si possono considerare contrastanti. Dal punto di vista dei rendimenti non si puo’ certo dire che l’esito sia disastroso, ma la domanda e’ scesa ai livelli piu’ bassi da ottobre 2010.