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Assicurazioni: l’insurtech tallona le compagnie

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di Sandra Riccio

Adesso i contratti sono social, viaggiano via app e i nuovi competitor offrono anche tariffe più vantaggiose. L’obiettivo è convincere i millennials

Il settore delle assicurazioni si trova di fronte a cambiamenti epocali. Ne è testimonianza il grande fermento che vive il panorama InsurTech, vale a dire l’insieme di soluzioni innovative che uniscono polizze e nuove tecnologie. È qui che nascono le nuove idee che stanno rinnovando il settore dal profondo. Per esempio, con coperture a tempo o su singoli eventi, oppure con assicurazioni di gruppo e social che magari si sottoscrivono con l’app e che portano a sconti in caso di non avvenuto sinistro.

Le novità sono molte e in continua evoluzione. Puntano soprattutto sui millennials, le nuove generazioni sempre pronte ad abbracciare soluzioni pratiche e innovative. A plasmare il “nuovo mondo delle polizze” sono le giovani start-up. Aprono la strada a nuovi mercati e sfidano i grandi operatori assicurativi. Ma le compagnie tradizionali rischiano anche di dover competere con i grandi big della tecnologia, come Google o Amazon, che hanno iniziato a investire in questo giovane settore.

Le assicurazioni saranno ridisegnate dalle innovazioni apportate dall’intelligenza artificiale, dall’internet delle cose e dalla Blockchain – spiega Paolo Gianturco, senior partner di Deloitte – responsabile FinTech -. Sono opportunità che guidano la creazione di nuovi prodotti e il modello di interazione con la clientela, aumentando l’efficienza dei processi commerciali e migliorando la qualità del servizio”.

Insurtech

I cambiamenti coprono vari ambiti.

“L’utilizzodella blockchain, per fare un esempio, porta a un più sicuro e trasparente storage dei dati e aumenta l’auditability degli stessi – spiega Gianturco -. Inoltre migliora il processo di know your customer e l’efficienza nell’intera value chain. In più offre alle società l’opportunità di fornire ai propri clienti una shopping experience personalizzata e trasparente”.

Nuove formule si stanno affermando. Per esempio ha fatto molto parlare il caso Lemonade, start-up assicurativa del settore case che ha raccolto capitali record da Google Venture, Allianz, Softbank e Sequoia Capital (in tutto oltre 120 milioni di dollari). La novità proposta dalla società newyorchese, che attira soprattutto i più giovani, sta nella confortevole customer experience e nelle tariffe più basse. Il tutto è ottenuto grazie all’utilizzo massiccio dell’intelligenza artificiale. La sottoscrizione è social: l’assicurato può scegliere se entrare a far parte di un gruppo (o cerchia) già esistente oppure dare vita a una nuova cerchia, diventandone ambasciatore. Il 75% dei sottoscrittori è al di sotto dei 35 anni e il 90% di questi non aveva mai sottoscritto una polizza.

 “Lemonade utilizza l’intelligenza artificiale per la gestione dei sinistri: l’algoritmo è in grado di capire la natura del sinistro, la sua gravità e se l’utente è in uno stato di emergenza – spiega Gianturco -. La presenza di un bot inoltre stima la probabilità che il sinistro sia una frode e incentiva le persone ad essere più ‘oneste e diligenti’”.

 

Da noi in Italia sono in crescita realtà come Darwinsurance. Accedendo al sito di questa startup è possibile prendere parte a un gruppo online di assicurati (P2P) e sottoscrivere una polizza di uno dei principali player assicurativi italiani. Questo al normale prezzo di mercato. La particolarità sta nel fatto che con una parte dei premi pagati dai membri del gruppo, Darwinsurance crea una sorta di “salvadanaio”. Se il gruppo di assicurati mantiene basso il livello dei sinistri, il denaro non verrà speso del tutto, e la somma rimasta sarà rimessa a disposizione degli assicurati sotto forma di un bonus (fino al 20% del premio pagato). La somma redistribuita potrà essere poi utilizzata per ridurre il premio al rinnovo della polizza o per acquistarne di nuove. Sempre in Italia, Neosurance (in partnership con Axa) ha lanciato l’Instant insurance che permette ai clienti di ricevere direttamente sullo smartphone proposte calibrate sulle proprie esigenze. Consente di assicurare anche un singolo momento o oggetto. Sempre nel panorama italiano, ci sono poi nomi come Axieme (condivisione del rischio), Yolo (100% digitale e focalizzata sui singoli eventi) e Tiassisto24 (la polizza in asta). E’ tra loro che potrebbe nascondersi l’Uber delle polizze.

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di marzo del mensile Wall Street Italia.