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Asia ed euro ancora giù

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Bangkok – Dopo un inizio di giornata in leggero rialzo, i principali listini della regione Asia tornano in rosso. Se inizialmente i buy sono stati scatenati dalla buona valutazione dei titoli, a causa dei ribassi delle ultime settimane, sono sempre i timori sulla Grecia a muovere il sentiment generale. I governi europei non sono riusciti a raggiungere un accordo sul piano di aiuti, aumentando le pressioni verso il primo Ministro George Papandreou per ridurre la spesa pubblica. Euro a $1,4222.

L’indice Msci Asia Pacific della regione perde circa lo 0,3%. Leggermente positivo il Nikkei (+0,03% in chiusura), spinto dalla nota positiva di Goldman sui produttori d’auto nipponici. Il migliore è lo Straits Times di Singapore (+0,3%). In rosso gli altri principali listini. Il peggiore il Shanghai Composite della Cina (-1,15%), trascinato dai cali nel settore finanziario. Più moderati il Kospi di Seul più moderato (-0,6%), l’Hang Seng di Hong Kong (-0,71%) e l’Asx200 dell’Australia (-0,67%), quest’ultimo nonostante la nota positiva sulle banche, considerate poco esposte a una possibile crisi del debito in Europa.

“L’azionario (asiatico) sta incominciando a mostrare delle ottime valutazioni”, ha detto a Bloomberg Shane Oliver, head of investment strategy per Amp Capital Investors. “Ma visto il numero di fattori negativi, non si possono escludere ulteriori ribassi”.

Tra le principali commodities, energetici e metalli in calo, agricoli in rialzo: Wti ($91,59. -1,53%), Brent ($111,88, -1,17%), oro ($1.538,3, -0,05%), argento ($35,665, -0,23%) e rame ($4,0595, -1,04%).

Eurodollaro in calo, a $1,4222 (-0,36%).