Mercati

Ascesa Etf, ecco perché BlackRock ritiene che sia solo l’inizio

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

La popolarità degli Etf è cresciuta enormemente negli ultimi anni e la cavalcata potrebbe continuare ancora a lungo.
In Europa, calcola BlackRock (il maggior fornitore globale di Etf), questa tipologia di fondo a gestione passiva vanta un patrimonio investito di 940 miliardi di dollari.
Il dato, relativo a fine settembre 2019 mostra un incremento del 20% rispetto a inizio anno, quando il patrimonio era pari a 780 miliardi.

Una crescita senza freni

Etf e fondi indicizzati, nelle loro forme più semplici, replicano l’andamento di un indice di riferimento e sono a gestione passiva. Com’è stato spesso messo in evidenza, ad attirare l’investitore è stata, in primo luogo, la possibilità di risparmiare sulle commissioni di gestione dei fondi attivi.
La promessa di “battere l’indice di riferimento” è ritenuta poco credibile sulla base dei dati storici della media dei fondi attivi, perlomeno se si affronta il problema aggregando i dati (e facendo di tutta l’erba un fascio).

Secondo BlackRock il rapporto fra costi e rendimenti non è il solo motivo che continuerà a spingere la richiesta di Etf e fondi indicizzati: anche i portafogli attivi, infatti “lavorano di più” con l’indicizzazione.

“Una comprensione più granulare delle diverse fonti di rendimento e una maggiore attenzione all’efficienza stanno promuovendo il consenso sull’efficacia delle strategie indicizzate all’interno dei portafogli attivi”, scrive BlackRock. “
Gli investitori guardano con attenzione il mix di strategie combinate, tra alpha, fattoriali e indicizzate, volte al superamento dell’obsoleta dicotomia tra gestione attiva o passiva e si concentrano sulla costruzione di efficienze all’interno del proprio portafoglio con un duplice obiettivo: contenimento dei costi complessivi per focalizzarsi su fonti reali di “alpha” o fonti alternative, per cui gli investitori sono disposti a pagare una extra-fee, gestione dei rischi e riduzione dei costi di governance”.

A questi elementi, si aggiunge la crescente offerta di gestioni patrimoniali digitali, un “come nuovo paradigma che rende accessibili gli investimenti ad un panel sempre più ampio di persone” che vede spesso negli Etf uno strumento chiave nella costruzione del portafogli.

Infine, l’allargamento delle possibilità di scelta: “i gestori patrimoniali italiani sono sempre più organizzati per fornire soluzioni di investimento costruite con Etf e fondi indicizzati.
Questo sviluppo sta aprendo nuove opportunità di scelta per gli investitori che desiderano costruire portafogli sempre più efficaci e diversificati”.