Economia

Argentina, finisce era Kirchner: Mauricio Macri è il nuovo presidente

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BUENOS AIRES (WSI) – L’Argentina volta pagina ed elegge il nuovo presidente, il liberale Mauricio Macri, ex sindaco di Buenos Aires per due mandati, di origini calabresi (il padre Francesco Macri è un imprenditore edile diventato miliardario in Argentina).

56 anni, laureato in ingegneria all’Uca, l’Università cattolica argentina, presidente del Boca Juniors dal 1995 al 2008, sequestrato nel 1991 e rilasciato dopo il pagamento di un riscatto di sei milioni di dollari, il nuovo Presidente Argentino Mauricio Macri del partito “Cambiemos” ha vinto il ballottaggio contro il candidato peronista Daniel Scioli, arrivando al 53% dei voti contri il 47%, e decretando la parola fine all’era Kirchner iniziata nel 2003  prima con Nestor Kirchner, poi con la consorte Cristina, un’era caratterizzata da una grande crisi, seguita dal default sul debito e proseguita con una forte ripresa economica ma sempre nell’incertezza.

Appena eletto dal suo quartier generale nella capitale argentina, Macri ha promesso una soluzione di continuità con le politiche economiche e sociali del governo precedente, ma il cambiamento sarà senza vendette.

“Oggi è una giornata storica, un cambio d’epoca che ci deve portare al futuro (…) mail cambiamento sarà senza vendette e regolamenti di conti. Questo cambiamento deve indirizzare la nostra energia nella costruzione dell’Argentina che sogniamo, dalla Terra del Fuoco al nord del Paese (…) dobbiamo costruire un’Argentina con ‘povertà zero’, sconfiggere il narcotraffico, migliorare la qualità della democrazia”.

La vera svolta è avvenuta nel cuore economico del Paese, la provincia di Buenos Aires dove ha vinto Maria Eugenia Vidal, 42enne stella nascente del macrismo, dai più indicata come la vera sorpresa di questa storica tornata elettorale in Argentina.

Il neo presidente argentino ha promesso in campagna elettorale di voler avviare un’era di austerità per rimettere il bilancio federale e quello degli Stati federati verso una strada più sostenibile. Nei 12 anni di governo kircheniaro in ambito economico le classi sociali hanno migliorato le loro condizioni di vita e i consumi sono cresciuti ma dopo aver beneficiato dei prezzi alti delle materie prime agricole, il paese è scivolato in una forte recessione da 4 anni, con l’inflazione sempre vicina al 30% e le riserve della banca centrale precipitate ai minimi.

La sfida del nuovo  governo Macri  è quella di rilanciare il paese,  che da molto, troppo tempo, si è rivelato incapace di slegarsi al ciclo delle materie prime agricole.