Ue di nuovo contro Apple: violerebbe concorrenza nel music streaming

di Alberto Battaglia
30 Aprile 2021 16:22

Vestager contro Apple, il match si ripete a distanza di qualche mese dall’annullamento della sanzione da 13 miliardi che la Commissione aveva chiesto a Apple nel 2016. Ancora una volta Bruxelles, con la vicepresidente della Commissione Ue in prima linea, ha contestato ad Apple il mancato rispetto delle norme europee sulla concorrenza: in questo caso, Cupertino avrebbe abusato della sua posizione dominante nella distribuzione delle app di streaming musicale sull’Apple store. A sollevare il problema già nel 2019 era stata Spotify, società in diretta concorrenza con il servizio di streaming musicale Apple Music.

La Commissione contesta l’uso obbligatorio del meccanismo di acquisto in-app di Apple imposto agli sviluppatori di app di streaming musicale, sul quale Cupertino trattiene una commissione del 30%. Costi che i parte andrebbero poi a gravare sui consumatori finali.

“Gli app store giocano un ruolo centrale nell’economia digitale. Ora possiamo fare acquisti, accedere a notizie, musica o film tramite app anziché visitare siti Web. La nostra valutazione preliminare è che Apple è un gatekeeper per gli utenti di iPhone e iPad tramite l’App Store”, ha dichiarato la commissaria europea alla Concorrenza, Margrethe Vestager, “con Apple Music, Apple compete anche con i fornitori di streaming musicale. Impostando regole severe sull’App Store che svantaggiano i servizi di streaming musicale concorrente, Apple priva gli utenti di scelte più economiche e distorce la concorrenza”.

Apple rischia una multa fino a 27 miliardi di dollari

Con questa dichiarazione si apre la prima fase di contestazione fra l’Ue e Apple, la Statement of Objections, alla quale la società americana sarà chiamata a rispondere formalmente. Al termine della procedura, la sanzione può arrivare a colpire fino al 10% delle entrate annuali, che nel caso di Apple si tradurrebbe in una multa da 27 miliardi di dollari.

La replica di Cupertino

La società guidata da Tim Cook ha replicato alle accuse della Commissione affermando che “Spotify è diventato il più grande servizio di abbonamento musicale nel mondo, e siamo orgogliosi del ruolo che abbiamo giocato in questo contesto… Ancora una volta”, gli sviluppatori di applicazioni “vogliono tutti i benefici dell’App Store ma non pensano di dover pagare nulla per questo. L’argomento della Commissione a favore di Spotify è l’opposto della concorrenza leale”.