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AOL-TIME WARNER, IL GRANDE FRATELLO AVANZA

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America Online e Time Warner hanno annunciato stamattina una mega-fusione, da realizzare tramite scambio azionario, da cui nascera’ un colosso (davvero inquietante) che combinera’ il piu’ grande internet provider del mondo con la societa’ leader del settore entertainment. Il piu’ clamoroso esempio (che fara’ per lungo tempo da spartiacque) di matrimonio tra nuovi media e vecchi media.

La transazione ha un valore stimato di circa 184 miliardi di dollari (340mila miliardi di lire), ed e’ di gran lunga la maggiore mai condotta in porto finora sul mercato finanziario mondiale (supera in valore il bilancio statale di decine di piccoli paesi del Terzo Mondo).

La nuova entita’ si chiamera’ AOL Time Warner Inc, sara’ quotata al New York Stock Exchange col simbolo AOL e avra’ un fatturato globale nel primo anno di attivita’ di 40 miliardi di dollari.

L’azienda che nasce dalla fusione e’ di gran lunga, adesso, la prima in assoluto nel settore media ed entertainment – Walt Disney (DIS) diventa seconda a grande distanza – e assume di fatto i poteri, le strutture e le fattezze di un Grande Fratello, in grado di offrire accesso globale a internet con un pacchetto senza precedenti di content, dalle notizie allo spettacolo, ai nuovi media elettronici, capace cosi’ di influenzare il modo di pensare e agire di decine di milioni di persone in America e nel mondo.

”Insieme, rappresentano una concentrazione di potere senza precedenti”, ha detto Scott Ehrens, un analista del settore media della Bear Sterns. ”dal punto di vista del ‘content’, la loro alleanza e’ imbattibile”.

L’affare e’ stato reso possibile dall’enorme rialzo dei titoli internet negli ultimi anni. Infatti America Online, che dieci anni fa a mala pena era nata, e’ diventata un colosso tale da valere in borsa il doppio rispetto a Time Warner, che pure era leader assoluta al mondo nel settore media e entertainment. Infatti la
capitalizzazione di mercato della Internet company è
attualmente pari a quasi due volte quella dell’impero
multimediale (164 miliardi di dollari contro 83).

A comprare e’ dunque AOL, che alla fine possedera’ il 55% della nuova societa’. Dal punto di vista azionario, infatti gli azionisti Time Warner riceveranno 1,5 azioni di AOL Time Warner per ciascuna azione Time Warner posseduta, mentre gli azionisti AOL riceveranno 1 azione AOL Time Warner per ciascun titolo America Online posseduto.

L’annuncio della merger tra America Online e Time Warner ha provocato un immediato rialzo di ambedue i titoli nelle contrattazioni elettroniche che precedono l’apertura di Wall Street.

In seguito le azioni Time Warner (TWX) sono salite di 34 e 1/4, cioe’ il 53%, a 99, mentre i titoli America Online (AOL) si sono assestati a 5 e 1/4. Al giro di boa di meta’ seduta (AOL) era passata in territorio negativo, in calo di un dollaro rispetto alla chiusura di venerdi’ (verificare aggiornamenti su QUOTAZIONI INTERATTIVE).
Circa la struttura di vertice della societa’, il nuovo conglomerato
avra’ Steve Case (l’amministratore delegato di 41 anni di America Online) come presidente, e
Gerald Levin (CEO di Time Warner) come amministratore delegato.

Il termine ”inquietante” non e’ comunque affibiato alla leggera, in questo clamoroso caso di fusione che vede nascere il nuovo King Kong di Wall Street.

Time Warner (che a sua volta e’ il frutto di varie altre fusioni del passato, tra cui Time, Warner Brothers, Paramount), controlla infatti oltre agli studi cinematografici di Hollywood Warner Brothers, le cable TV Cnn, Hbo, Tnt, Tbs, Cnnfn, Cnnsi, Cinemax, e poi sul fronte cinema New Line Cinema, Hanna-Barbera, Castle Rock, e sul fronte editoriale
le riviste Time, People, Life, Sports Illustrated, Fortune e 28 altre
testate, oltre alle case editrici e discografiche Warner
Books, Little Brown, Warner Bros. Records, Atlantic,
Elektra.

America Online e’ il piu’ grande portale di accesso a internet del mondo con 21 milioni di abbonati, senza contare il content del servizio, che e’ vasto e di grande qualita’. Nel corso degli ultimi 2 anni AOL ha rilevato altri due protagonisti del web, il browser Netscape e l’internet provider Compuserve, qust’ultimo che per molti anni l’unico concorrente di Aol negli Stati Uniti.

Restano le preoccupazioni sul fronte anti-trust che questa merger da inizio 2000 pone al mercato. Nonostante Steve Case e Jerry Levin abbiano escluso oggi in una conferenza stampa a New York che problemi del genere siano sul tappeto (”perche’ non ci sono doppioni tra le due societa’, che anzi si completano alla perfezione”, hanno detto) fonti di ambienti governativi a Washington fanno notare che non avrebbe senso perseguire la Microsoft nella causa anti-trust in cui il colosso del software e’ accusato di monopolio, senza agire anche nei confronti di un gigante mostruoso come la nuova societa’ Aol-Time Warner.