
NEW YORK (WSI) – Immaginate di essere nel 2040 e di andare a negozio di generi alimentari (se esisteranno ancora). Una volta preso quello che cercate vi accorgete che non c’è nessun posto o modo per pagare, perché in realtà lo avete già fatto.
Il The New York Times prova ad immaginare quello che accadrà nel futuro e spiega come una volta entrati in un negozio vi potrebbe essere un sensore che immediatamente ci identificherà, magari grazie a un anello che avremo al dito oppure a un orologio che stiamo indossando, e qualsiasi altro accessorio in grado di trasmettere informazioni.
Ma potrebbe anche non essere necessario indossare qualcosa, dal momento che potrà bastare anche un riconoscimento facciale.
Sarà questo il futuro dei soldi: portafoglio digitale e niente più cash. Risulterà quindi possibile pagare con differenti valute, perché essendo digitale, il nostro portafoglio potrà possedere diverse valute.
“Non pagherete in dollari. I vostri portafogli avranno una dozzina di monete digitali, tutte con valori differenti a seconda di una varietà di fattori, inclusi i programmi di fedeltà. In alcuni negozi, potreste pagare con la loro versione di programmi millemiglia. In altri, potrete pagare con l’equivalente di una carta di credito virtuale, con la differenza che la carta di credito (in questione) non sarà stata emessa da una banca tradizionale). Potrete anche pagare attraverso un mercato di scambi online, che metterà in contatto gli investitori con chi ha bisogno di prestiti a breve o lungo termine”.
Benvenuti quindi nel futuro, una nuova rivoluzione che è già iniziata da alcuni anni.
Negli ultimi tre decenni la rivoluzione si è concentrata prettamente sull’informatica e sulle telecomunicazioni, ma nei prossimi tre decenni si apriranno nuove strade: moneta, credito, banche e sistemi di pagamento e di trasmissione. Arriveremo al punto in cui le prossime generazioni arriveranno a chiederci: “Che cos’è quell’edificio che veniva chiamato banca?”.
Già la forte ascesa del Bitcoin è da considerarsi come un segnale forte, anche se in molti ritengono che il Bitcoin non sia altro che una moda, e questo potrebbe essere vero, data la sua volatilità, i problemi di sicurezza e le potenziali sfide normative; detto questo, si tratta di una invenzione che ha presentato la prospettiva di nuove monete virtuali e, per lo meno, di transazioni meno costose e di meccanismi più efficienti.
Marc Andreessen che ha guidato il team che ha inventato il primo browser web commerciale, Mosaic, ha dichiarato di credere che le nuove monete virtuali arriveranno a dominare il sistema dei pagamenti nel futuro: “Il Bitcoin offre un incredibile range di opportunità nell’immaginare come il sistema finanziario potrà e dovrà funzionare nell’era di Internet, è un catalizzatore per rimodellare quel sistema”.
L’inventore ed informatico Raymond Kurzweil ritiene invece che la strada sia più tortuosa: “Le valute sono collegate alle nazioni. La gente rispetta i dollari e così via, non sarà così semplice cambiare tutto”.
Non si sa con certezza cosa accadrà e quale sarà il futuro delle banche e della finanza mondiale, sicuramente però il futuro sarà diverso, ma potrebbe in qualche modo rimanere familiare.
Heather Schlegel, scienziato futurista, pensa che: “magari niente cambierà e tutte queste nuove supposizioni porteranno solamente ad un evoluzione del dollaro, che sentendosi sotto pressione da queste nuove idee e teorie avrà bisogno, per non sparire del tutto, di cambiare”.