Economia

Anfia: mercato auto europeo, anche a febbraio il segno è più

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(Teleborsa) – In base ai dati diffusi oggi da ACEA, il mercato europeo dell’auto mantiene anche a febbraio il segno positivo. Nel complesso dei Paesi dell’Unione Europea allargata e dell’EFTA1 si registra, infatti, una crescita del 3,2% per un totale di 1.000.754 unità immatricolate, a fronte, comunque, di un febbraio 2009 che aveva chiuso a –18,3% con 968.200 unità. Confrontate con i livelli pre-crisi di febbraio 2008, le immatricolazioni totalizzate a febbraio 2010 sono in calo del 15%. Lo rileva l’ANFIA che sottolinea come il calo registrato dal mercato tedesco è compensato dalla crescita riportata dagli altri maggiori mercati (Francia, Italia, Regno Unito e Spagna), mentre consistenti flessioni si registrano in Romania (-63%), Ungheria (-57,9%) e Polonia (-19,2%). Nei primi due mesi del 2010 le immatricolazioni complessive in Europa ammontano a 2.088.684, l’8,1% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La Germania è l’unico tra i maggiori mercati a registrare una contrazione dei volumi immatricolati nel bimestre. Il mercato automobilistico italiano a febbraio ha registrato una variazione positiva del 20,6%, totalizzando 200.560 immatricolazioni. La crescita dei primi due mesi del 2010 si spiega con l’elevato numero di ordini inevasi registrati a fine 2009 – in vista dello scadere degli eco-incentivi – che potranno tradursi in immatricolazioni fino alla fine di marzo 2010. I nuovi ordini registrati a febbraio 2010, invece, risultano in calo del 35% rispetto a febbraio 2009. Le marche italiane chiudono il mese in crescita del 5,1% in Europa, migliorando anche la propria quota di penetrazione (9,2% vs 9%). “Il mercato europeo risente ancora degli effetti degli ordini accumulatisi a fine 2009 nei Paesi in cui gli eco-incentivi non sono stati prorogati per l’anno in corso e del sostegno delle campagne incentivi 2010 varate da alcuni Paesi – ha commentato Eugenio Razelli, Presidente di ANFIA – senza contare che il confronto avviene con un febbraio 2009 ancora debole, visto che i piani governativi a sostegno alla domanda erano appena stati introdotti nei principali Paesi UE. Del resto, che la situazione della filiera automotive europea rimanga, al momento, difficile, è stato confermato anche dal vertice dei Ministri dell’Industria convocato a Bruxelles lo scorso 19 febbraio. L’uscita da questa delicata fase dipenderà in buona parte dai ritmi della ripresa economica e dal conseguente lento recupero della fiducia dei consumatori”. Quanto ai dati degli altri quattro principali mercati dell’Europa occidentale, si segnala una significativa crescita (+47%) delle immatricolazioni in Spagna. L’Associazione spagnola dei Costruttori ANFAC precisa che il dato si confronta con un febbraio 2009 fortemente negativo (-48,8%). Nel primo bimestre 2010 la crescita si attesta al 32,9%. In generale, l’andamento positivo della domanda può essere ricondotto al proseguimento del Plan 2000E. Come già nel mese scorso, anche a febbraio le immatricolazioni delle vetture con emissioni fino a 149 g/km di CO2, segmento maggiormente interessato dal Plan 2000E, hanno riportato un importante incremento (+107,5%). Il Regno Unito, che chiude il mese di febbraio con una variazione positiva del 26,4%, raggiunge l’ottavo mese di crescita consecutiva determinata dagli incentivi, responsabili del 19,6% delle vendite complessive del mese. L’Associazione inglese dei Costruttori SMMT, tuttavia, prevede per il 2010 un calo del 10% delle immatricolazioni, dovuto a una ripresa economica ancora debole, all’esaurimento dei fondi del piano incentivi a fine marzo, con un probabile conseguente calo della fiducia dei consumatori, e all’incremento dell’aliquota della tassa di possesso per le auto nuove nel primo anno, in programma da aprile 2010, che SMMT ha chiesto al Governo di annullare o almeno di posticipare. Oltre a ciò, in vista della pianificazione del Budget 2010, in programma per il 24 marzo, l’Associazione ha richiesto al Ministro delle Finanze e del Tesoro una serie di misure volte a supportare gli investimenti di lungo periodo, l’occupazione e lo sviluppo tecnologico dell’industria automotive britannica. Risultato positivo anche per quanto riguarda i veicoli ad alimentazione alternativa, che hanno visto raddoppiare la propria quota di mercato rispetto a quella di febbraio 2009, portandosi all’1%. Segno più anche per la Francia, dove le immatricolazioni registrate a febbraio riportano una crescita del 18,2% rispetto a febbraio 2009. Si tratta di ordini, accumulatisi negli ultimi mesi del 2009, che godevano di incentivi a pieno regime, mentre dal 1 gennaio 2010 si è passati a una graduale riduzione degli stessi, secondo il phase-out previsto dal Piano di estensione degli incentivi. La Germania, invece, chiude il mese con una flessione del 29,8% rispetto a febbraio 2009, che aveva chiuso a +21,5% con 277.740 unità, il più alto livello di immatricolazioni mai registrato, a febbraio, dal 2001, grazie ai positivi effetti degli eco-incentivi, non rinnovati, tuttavia, per il 2010.