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Anche l’Ungheria richiede aiuto finanziario al Fmi

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Siena – Tassi di interesse: la sessione di ieri in area Euro si è chiusa con un forte calo dei listini azionari. In rialzo, ma sotto i massimi, gli spread sui paesi dell’area Euro.

La sessione è stata guidata soprattutto dai timori di un possibile downgrade della Francia da parte di Moody’s.

La Bce la settimana scorsa ha acquistato bond per 7,9 Mld€ da 4,47 della precedente, mentre oggi drenerà 194,5 Mld€.

I depositi presso la Bce ieri sono leggermente scesi a 235,4 Mld€ da 236,7 Mld€ di venerdì.

Domani la Commissione presenterà delle proposte che prevedono l’utilizzo di Stability bonds per risolvere la crisi del debito sovrano e dei regolamenti che prevedono il rafforzamento del controllo europeo sui bilanci dei singoli paesi dell’area.

Il portavoce della Cancelliera Merkel, come riporta Ft, in risposta alle notizie in merito alle tre opzioni avanzate dalla Commissione sugli Stability bonds ha ribadito che le obbligazioni europee non sono una panacea nella soluzione della crisi, declinando però di commentare i dettagli delle proposte della Commissione prima che queste siano ufficiali. Il portavoce ha aggiunto che probabilmente la Merkel affronterà questo problema giovedì quando incontrerà Sarkozy ed il primo ministro italiano Monti.

La Banca centrale tedesca ha ridotto le stime di crescita del Pil tedesco del 2012 (0,5-0,8% dall’1,8% stimato in precedenza), a causa di un peggioramento della crisi del debito.

L’Ungheria ha effettuato in via precauzionale una richiesta di aiuto finanziario al Fmi. La richiesta rappresenterebbe una sorta di assicurazione che dovrebbe permettere al paese di finanziarsi sul mercato senza problemi. Una richiesta simile è stata inviata anche alla Commissione europea.

Intanto, secondo quanto riportato da Ft, i supervisori delle banche austriache hanno chiesto agli istituti di limitare i prestiti alle loro sussidiare dell’est Europa. Le restrizioni sono da attribuire alla difesa della AAA del paese ed alla possibilità che il governo austriaco possa dover intervenire sulle banche a causa delle perdite registrate in centro ed est Europa e della loro esposizione al debito italiano.

Oggi sono attese emissioni in Olanda fino a 3 Mld€ ed in Spagna titoli a breve fino a 3 Mld€. La sessione odierna si è aperta con listini azionari in rialzo e spread sui paesi dell’area Euro in calo.

Negli Stati Uniti la seduta di ieri si è conclusa con tassi governativi in calo su tutta la curva in una giornata negativa per i listini azionari. L’andamento positivo dei treasury si è riflesso nell’asta a due anni per 35 Mld$ che ha visto un rapporto domanda/offerta leggermente superiore a 4, un livello record su tale scadenza.

Sull’umore degli investitori potrebbe aver pesato la fase di stallo da parte del supercomitato che, dopo tre mesi di lavori, sembrava fosse prossimo a dichiarare il fallimento della propria missione. La comunicazione ufficiale è giunta a mercati chiusi, con una nota in cui i membri del comitato annunciavano di non essere riusciti a raggiungere un accordo bipartisan entro la entro la scadenza fissata per il 23 novembre. Visto il mancato accordo, a partire dal 2013 scatteranno dunque tagli automatici della spesa pubblica che dovrebbero coinvolgere tutti i settori, compresi la sanità e la difesa.

Il presidente Obama, durante una conferenza stampa, ha espresso tutto il suo rammarico per l’esito negativo del comitato ed ha dichiarato di imporre il diritto di veto su ogni tentativo dei repubblicani di evitare i tagli automatici.

Le agenzie di rating Moody’s e S&P hanno confermato che non vi sarà alcun donwgrade automatico. Fitch esprimerà un giudizio entro fine mese al termine della valutazione.

Valute: euro in lieve apprezzamento vs dollaro nonostante l’andamento negativo dei principali asset rischiosi con il cross si è mantenuto stabile in prossimità di area 1,35. Per i prossimi giorni è probabile che un ritorno della propensione al rischio possa spingere il cross sopra la resistenza collocata in area 1,36. Supporto principale in area 1,34.

Dollaro/yen in prossimità di 77 dopo un temporaneo deprezzamento dello yen fino a 77,34 in seguito alla conferma del rating Usa da parte delle principali agenzie. L’euro/yen questa settimana trova un livello di supporto presso 103,25 mentre la resistenza più vicina si colloca a 104,50.

Materie Prime: ieri è stata una giornata negativa per la maggior parte delle materie prime sulla scia dei forti cali delle borse mondiali. Un’eccezione è costituita dal gas naturale (+2,5%). Ribasso contenuto per il petrolio (Brent -0,6%) tornato sui minimi da oltre 1 mese.

Più marcate le vendite sui metalli industriali (guidati dal piombo -3,2%) e preziosi (argento -4%). Segnaliamo l’andamento divergente ed anomalo tra il prezzo dell’oro (tornato ai minimi da circa 1 mese) e l’ammontare di oro detenuto dagli etf fisici che è invece salito a livelli record di circa 75,3 Mln once. Questa mattina l’oro si colloca sotto soglia 1700$/oncia, il Brent poco sopra i 107$/barile.

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