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Anche i grandi fondi come Fidelity scommettono sul Bitcoin

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In un segnale della rilevanza che sta assumendo una valuta un tempo snobbata dai grandi investitori e ripudiata dai mercati regolamentati, l’amministratrice delegata di Fidelity Abigail Johnson ha fatto sapere che la sua società sta in qualche modo investendo nel fenomeno Bitcoin.

Intervenuta alla conferenza Consensus di CoinDesk, Johnson ha raccontato che Fidelity ha creato una banca di computer costruiti da 21 Inc i cui algoritmi complessi sono in grado di risolvere problemi ed essere premiati a suon di Bitcoin.

In pratica a stampare i Bitcoin non sono le banche centrali come avviene per le divise tradizionali. Bisogna creare dei software in grado di risolvere problemi complessi. La buona riuscita consente di guadagnare Bitcoin in una sorta di “concorso a premi” (vedi video esplicativo sotto riportato).

“Il mio computer ha ottenuto oltre 200 mila satoshi”, ha detto citata dal Financial Times. Il satoshi è l’unità più piccola del Bitcoin.

I commenti della dirigente di Fidelity giungono in concomitanza con una corsa “folle” delle valute virtuali sui mercati e in particolare del Bitcoin, che continua a inanellare record su record. Ieri i prezzi hanno superato i massimi di tutti i tempi, attestandosi a 2.275 dollari dopo che il giorno prima avevano superato la soglia dei 2.100 dollari.

Come ha ricordato ieri il guru dei Bond di DoubleLine, Jeffrey Gundlach, negli ultimi due mesi il valore del Bitcoin è salito del 100% circa. Gli investitori sono pronti a scommettere che le turbolenze nei mercati finanziari cinesi classici spingeranno un numero più alto di cittadini a investire in Bitcoin. Il tutto mentre il Bitcoin viene legalizzato in un numero crescente di paesi, ultimo in ordine di tempo il Giappone.

Non si può sapere come andrà a finire l’avventura del Bitcoin, ma l’unica certezza è che si tratta di un investimento rischioso (high risk, high reward, come si suol dire). Il rischio di bolla o di schema Ponzi è reale, ma lo sono anche i rischi di perdere un treno che non passerà due volte e perdere l’occasione di intascare ghiotti guadagni dal nulla. Perché è così che viene creato in fondo il Bitcoin: dal nulla.