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Alla ricerca degli investimenti tematici di lungo periodo

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Prima della pandemia da Covid-19 gli investitori avevano già iniziato a intraprendere approcci basati sui trend per capitalizzare le tendenze dell’economia globale, ma negli ultimi mesi sono emersi numerosi temi d’investimento, con un’accelerazione di quelli esistenti.
Gli esperti di Invesco hanno identificato molteplici temi chiave che persisteranno anche dopo la pandemia, sebbene con diversi livelli di diffusione.

‘STARE A CASA’
“La pandemia ci ha indotto a passare più tempo a casa, per il lavoro, lo studio e l’allenamento fisico. Una conseguenza è l’incremento delle spese per ristrutturare casa e adeguarla alle proprie esigenze, mentre le aziende stanno spendendo di più in tecnologia per garantire che i dipendenti possano lavorare in modo efficiente da casa” puntualizzano gli esperti di Invesco. A beneficiarne sono, soprattutto, una serie di aziende tecnologiche, in particolare nei settori software, sicurezza e archiviazione, ma anche le imprese di ristrutturazione, le società di didattica online e le compagnie sanitarie digitale.

E-COMMERCE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Un altro tema che, già connaturato come una tendenza a lungo termine, ha registrato un’accelerazione è l’acquisto di beni online. “E’ probabile che, anche una volta terminata la pandemia, l’e-commerce continui a mantenere una quota molto più elevata di vendite al dettaglio complessive rispetto al periodo pre-pandemia” specificano i professionisti di Invesco.
Anche l’intelligenza artificiale (IA) ha beneficiato di una ulteriore spinta propulsiva durante la pandemia per l’individuazione e la diagnosi del Covid-19. Più in generale, l’IA sta aiutando molte aziende a diventare più efficienti e a migliorare il proprio modo di lavorare e di incrementare la produttività.

DRONI, ROBOT E FINTECH
“L’importanza dei robot e dei droni nell’eseguire compiti essenziali senza incorrere nella possibilità di contagio o diffusione del virus è risultata lampante con la pandemia” sottolineano gli esperti di Invesco.
Che, inoltre, ricordano come l’impiego di droni nella consegna di beni contribuisca a limitare la vulnerabilità di un servizio essenziale durante la pandemia.
Sempre in ottica di ridurre al minimo le occasioni di contagio, anche i pagamenti senza contanti hanno subito un’accelerazione dovuta alla pandemia. “Una tendenza proiettata anche dopo la pandemia che produce ricadute positive su tutta una serie di società di tecnologie finanziarie. Durante l’emergenza sanitaria i maggiori beneficiari del fintech dovrebbero risultare essere le aziende legate alla blockchain, che trova applicazione in molti settori diversi e può facilitare gli scambi commerciali senza contatto fisico. In aumento anche l’interesse per la tokenizzazione e per le tecnologie distributed ledger che replicano, condividono e sincronizzano dati digitali” spiegano i professionisti di Invesco.

DEGLOBALIZZAZIONE E FATTORI ESG
La pandemia ha inoltre accelerato il processo di deglobalizzazione che avevo registrato già un’impennata con l’avvento delle guerre commerciali tra Usa e Cina. Un’accelerazione scattata nel momento in cui le catene di approvvigionamento sono state stravolte dalla pandemia, aumentando il desiderio delle aziende di tornare a una produzione onshore.
Infine, ma non per importanza, la crisi sanitaria e la conseguente recessione economica sono viste come possibili catalizzatori per stimolare un’economia più “green” e, in generale, per favorire l’attenzione ai fattori ESG. “Questo potrebbe rivelarsi come una fase di ‘distruzione creativa’, in grado di generare un’economia migliore e più rispettosa dell’ambiente” concludono gli esperti di Invesco.

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