Economia

Agenzie di rating, come si stanno comportando con l’Italia?

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Mentre gli investitori sono alle prese ad analizzare i dati macroeconomici, le condizioni economiche e le decisioni di politica monetaria, c’è un altro elemento cruciale che non può essere trascurato: il giudizio delle agenzie di rating.

Venerdì scorso l’agenzia di rating Fitch ha confermato il rating BBB dell’Italia, alzando le stime di crescita. Stasera è atteso il giudizio dell’agenzia Moody’s ul nostro paese. Un rating particolarmente atteso, alla luce degli avvertimenti lanciati all’Italia a fine aprile, nel quale l’agenzia americana metteva in evidenza gli aspetti di debolezza dell’Italia, l’unico Paese dell’eurozona con rating BAA3 e outlook negativo. Ma cosa le agenzie di rating? Qual è il loro ruolo? E perché il loro giudizio è ritenuto così importante dagli investitori?

Cosa sono le agenzie di rating?

Le agenzie di rating sono società indipendenti che hanno l’arduo compito di valutare la solvibilità e la capacità di rimborso di un governo o un’azienda, attraverso la valutazione dei titoli di credito.

Esistono diverse agenzie di rating sparse per il mondo, ma le più conosciute ed influenti sono senza dubbio: Fitch Ratings, Moody’s e Standard & Poor’s.

Queste tre agenzie di rating hanno infatti una lunga storia nel campo delle valutazioni creditizie, avendo acquisito nel corso degli anni una consolidata reputazione. Fitch Ratings è stata fondata nel 1913; Moody’s è stata fondata nel 1909 ed è la maggiore agenzia di rating al mondo, con una quota di mercato del 40%; mentre la più antica delle tre è Standard & Poor’s che è stata fondata nel 1860. Quest’ultima è forse la più conosciuta delle tre in quanto ha acquisito fama internazionale con l’introduzione del suo indice azionario S&P 500.

Queste agenzie svolgono un ruolo chiave nel realizzare valutazioni oggettive e indipendenti sulla qualità creditizia e del rischio associato ad un’azienda o di un paese. Le loro valutazioni sono espresse attraverso i rating, che sono divisi in rating di lungo periodo e rating di breve periodo.

Il rating di breve periodo copre un orizzonte temporale inferiore all’anno, mentre quello di lungo periodo si riferisce a un orizzonte temporale superiore ad un anno.

Vale la pena evidenziare che, in caso di rating di breve periodo negativo è ovviamente praticamente impossibile avere un buon rating di lungo periodo, mentre non è necessariamente vero il viceversa, perché un ente con tanta liquidità disponibile potrebbe essere destinato ad andare incontro a problemi strutturali che generino rischi di default nel lungo periodo.

Anche se i rating delle agenzie possono differire di nomenclatura e valutazione, i loro valori dovrebbero essere abbastanza allineati per cui, in generale, è possibile definire delle corrispondenze fra le scale delle diverse agenzie di rating.

I rating sull’Italia

Dopo che alla fine della settimana scorsa l’agenzia di rating Fitch ha lasciato invariato il rating sull’Italia a BBB, questa settimana sarà il turno di Moody’s che è chiamato venerdì ad assegnare il rating sul nostro Paese. Da questo punto di vista non mancano le preoccupazioni, infatti, solo poco tempo fa questa agenzia ha minacciato l’abbassamento del rating a livello spazzatura, vedremo se questo si realizzerà. Al momento, il rating di Moody’s sul nostro Paese è Baa3.

Il grafico qui sotto, realizzato dalla Mazziero Research, mostra le differenti valutazioni tra le varie agenzie, con il calendario dei prossimi rating. Da questo grafico è facilmente osservabile come si sono evoluti i rating sul normo Paese negli ultimi 13 anni. Come vediamo, i giudizi di tutte le principali agenzie di valutazione creditizia hanno subito nel corso degli anni diversi ritocchi al ribasso, anche se negli ultimi anni si è assistito a una sostanziale stabilizzazione delle valutazioni.

L’impatto delle agenzie di rating

Le agenzie di rating valutano i dati finanziari e tutte le altre informazioni rilevanti per assegnare un rating, con le loro decisioni sono basate su modelli e metodologie interne sviluppate dagli analisti e dal team dalle agenzie stesse.

Il ruolo delle agenzie di rating è ritenuto fondamentale nel contesto finanziario internazionale, in quanto forniscono informazioni cruciali agli investitori, alle istituzioni finanziarie e ai governi, consentendo loro di valutare quindi il rischio associato e prendere decisioni informate. Nel dettaglio, i rating emessi dalle agenzie possono avere un impatto sull’accesso al credito, sul costo dei prestiti e sulla fiducia che gli operatori di mercato possono avere sul paese o sulla società oggetto dei rating.

In tal senso, le valutazioni delle agenzie di rating possono avere un impatto significativo sull’economia di un paese. Un rating positivo può incoraggiare gli investitori ad acquistare i titoli di debito del paese, riducendo così i costi di finanziamento e favorendo l’accesso ai mercati internazionali. Al contrario, una valutazione negativa può comportare un aumento dei tassi di interesse sui prestiti, limitare l’attrattiva degli investimenti esteri e influenzare quindi la fiducia dei mercati finanziari.

Per tutti questi motivi, l’accuratezza e l’obiettività delle valutazioni delle agenzie di rating sono di ritenute di vitale importanza per il corretto funzionamento dei mercati globali.

E’ comunque importante sottolineare che le valutazioni delle agenzie di rating sono soggette a revisioni periodiche che possono essere influenzate da fattori come l’andamento dell’economia, la stabilità politica e la gestione del debito pubblico.

Le critiche al loro operato

Tutte le agenzie di rating sono nate con l’obiettivo di colmare il problema dell’asimmetria informativa presente sul mercato finanziario, riducendola ed agevolando così le decisioni di investimento. Tuttavia, non mancano le critiche, con la loro indipendenza e obiettività che sono state diverse volte oggetto di discussione. In tal senso, le agenzie di rating sono state più volte criticate soprattutto per presunte mancanze di trasparenza, ma anche conflitti di interessi e ritardi nel rilevare il rischio in determinate situazioni finanziarie complesse.

Ad esempio, durante la crisi finanziaria del 2008, le agenzie sono state oggetto di critiche per aver valutato forse in modo eccessivamente positivo alcuni prodotti finanziari strutturati che in seguito si sono rivelati molto rischiosi. Ecco che queste accuse hanno sollevato dubbi sulla loro capacità di valutare correttamente i titoli complessi, mettendo in discussione la loro indipendenza da influenze esterne.

Nel corso degli anni non sono mancati anche i casi di azioni legali contro le agenzie di rating. Ad esempio, nel 2013, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha intentato una causa contro Standard & Poor’s, accusandola di aver fornito valutazioni fuorvianti e ingannevoli su alcuni prodotti finanziari prima della crisi del 2008.

Altri critici hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla trasparenza delle metodologie utilizzate dalle agenzie di rating e alla mancanza di accesso ai dati utilizzati per le valutazioni.

Data la delicatezza del loro ruolo, le agenzie di rating sono soggette a vigilanza, infatti, la normativa europea prevede che la vigilanza delle agenzie di rating spetta alle autorità competenti dello Stato membro di origine (in Italia la Consob), in collaborazione con le autorità competenti degli altri Stati membri interessati, coinvolgendo anche l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma).

In conclusione, le agenzie di rating svolgono un ruolo fondamentale nell’analisi e nella valutazione della qualità creditizia di un paese o di un’emittente finanziario. Nel caso dell’Italia, la recente conferma del rating BBB e il miglioramento delle prospettive di crescita da parte di Fitch rappresentano un’importante indicazione di fiducia verso l’economia italiana