(Teleborsa) – Le conseguenze della crisi economica internazionale sul comparto automotive hanno ovviamente avuto i loro riflessi anche sull’aftermarket. Per le aziende operanti in questo settore, tuttavia, la riduzione del fatturato è risultata inferiore a quella registrata dai produttori di componenti di primo impianto. In tempi di crisi, infatti, a causa della limitata capacità di spesa, i consumatori tendono a rimandare l’acquisto di una nuova auto, con un conseguente aumento degli interventi di manutenzione e di riparazione dei veicoli. “Stando ai dati del Barometro Aftermarket, rilevazione statistica interna al Gruppo Componenti ANFIA che consente di monitorare l’andamento del mercato su base mensile sia a livello consolidato sia a livello di singole famiglie prodotto, l’aftermarket ha chiuso il 2009 con un calo del 5,4% rispetto all’anno precedente – ha dichiarato Riccardo Buttafarro, Coordinatore del Gruppo di lavoro Aftermarket del Gruppo Componenti ANFIA. Questo risultato deriva da flessioni di diversa entità nell’ambito delle singole famiglie prodotto. L’unica contrazione a due cifre è quella dei componenti undercar (–10,4%), seguiti con un –7,7% dai componenti di carrozzeria e abitacolo. Più contenuto il calo dei componenti motore (–4,1%), a cui fanno seguito una flessione del 3,9% per i materiali di consumo e del 3,8%, la più contenuta, per i componenti elettrici ed elettronici. Nel primo bimestre 2010 i dati mostrano una variazione positiva dell’8% rispetto a gennaio-febbraio 2009 – che erano stati i mesi più colpiti dagli effetti della crisi. La ripresa, in ogni caso, sarà graduale e si prevede un 2010 in crescita dell’1% sull’anno precedente”. “Evidenziata la rilevanza economica del settore aftermarket, – ha dichiarato Renzo Servadei, amministratore delegato di Autopromotec – non dobbiamo dimenticare come in momenti di estrema attualità per la mobilità sostenibile, è altrettanto rilevante sottolineare l’importanza di una corretta manutenzione dei veicoli al fine di mantenerli efficienti, anche per quanto concerne il funzionamento dei dispositivi previsti dal costruttore in materia ambientale e di sicurezza.”
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