La rivoluzione Fintech, che è stata al centro dell’ultimo IT Forum di Rimini, inizia a coinvolgere progressivamente anche i grandi istituti di credito. Con l’assunzione di Tommaso Zanobini global head of financial technology, Deutsche Bank dimostra di scommettere forte nel futuro del settore bancario digitale.
Zanobini, che lavorerà negli uffici di New York della banca tedesca, prima di essere assoldato da Deutsche Bank era il global head of financial technology and services di Jefferies e aveva ricoperto in precedenza anche un ruolo simile presso Barclays.
Da tempo Deutsche Bank sta investendo nelle startup che operano nel campo Fintech ed ha aperto un quarto laboratorio di innovazioni tecnologiche, stavolta nel centro finanziario di Manhattan. Una parte del sito della banca, la prima di Germania, è già dedicata al Fintech, ma ora Deutsche Bank sta facendo il passo successivo, offrendo un servizio di consulenza alle società del settore.
Il gruppo Fintech di Deutsche Bank è una joint venture tra gli istituti di credito e i gruppi attivi nelle telecomunicazioni, nei media e nell’hi-tech. Zanobini lavorerà a fianco di Rahul Singla, il capo della divisione Americas financial technology, e Vipin Chhajer, l’omologo europeo di Singla.
È un momento di grande fermento per il Fintech. Morgan Stanley ha scritto che dal 2012 al 2016 le società di venture capital e altri angel investor hanno investito 117 miliardi di dollari in progetti startup nel settore, ma che negli ultimi mesi stavano facendo un passo indietro. Le società che possono vantare già una grande esperienza nel settore del credito e delle finanza, hanno però aumentato le spese e gli investimenti nel Fintech.