Commissione Ue: giù le stime sul Pil britannico, pesa rischio Brexit
“Complessivamente i rischi sulle prospettive sono orientati al ribasso, a riflesso di una domanda esterna meno favorevole e dell’incertezza all’avvicinarsi del referendum di giugno”, così la Commissione europea sugli scenari futuri innanzi all’economia del Regno Unito: il rischio di Brexit può minare i piani di investimento delle imprese britanniche. Nelle previsioni economiche della Commissione Ue la crescita britannica è stata rivista al ribasso con un incremento del Pil che dovrebbe attestarsi nel 2016 all’1,8%, rispetto alla precedente stima al 2,1%; la crescita nel 2017, invece, è prevista all’1,9%. Driver della crescita saranno i consumi delle famiglie, mentre le esportazioni resteranno indietro “a causa delle condizioni incerte nei maggiori partner commerciali” e per i rischi geopolitici.
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Le scorte di greggio negli Stati Uniti sono diminuite più del previsto nell’ultima settimana, secondo i dati dell’EIA. Gli stock di greggio sono scesi di 4,2 milioni di barili, mentre le scorte di distillati e benzine sono aumentate rispettivamente di 2,5 e 2 milioni di barili.
Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha rivisto leggermente al ribasso la crescita economica del primo trimestre 2024. Il PIL è stato aggiornato a +1,3% dal +1,6% preliminare, con spese personali reali in crescita del 2% e profitti aziendali in calo dell’1,7%.
L’investitore attivista Nelson Peltz ha venduto tutte le sue azioni Disney, ricavando circa un miliardo di dollari. Il piano di Peltz di rinnovare il consiglio di amministrazione di Disney è fallito ad aprile, quando gli azionisti hanno confermato l’attuale board.