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Usa, elettori Repubblicani pronti a votare uniti per Trump

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Il corpo elettorale Repubblicano sta migliorando rapidamente la propria opinione nei confronti dell’uomo che, molto probabilmente, sarà candidato alla presidenza americana: Donald Trump. Secondo l’ultimo sondaggio condotto dal New York Times e Cbs i Repubblicani che esprimono un giudizio negativo nei confronti del miliardario sono scesi di 15 punti percentuali, dal 36% di aprile al 21% attuale: un balzo enorme in un solo mese. Otto elettori del Gop su dieci, inoltre, sono convinti che i loro leader dovrebbero supportare Trump anche se non sono d’accordo con lui su molti temi importanti. La sensazione diffusa è che, per quella fetta dell’elettorato americano, non esista un’alternativa migliore.

In generale, né Trump né la principale avversaria Democratica, Hillary Clinton, godono del favore del popolo americano: per entrambi la maggioranza assoluta degli intervistati esprime un giudizio negativo. A sorpresa, le cose cambiano per l’altro contendente Democratico, Bernie Sanders, che gode del favore del 41% degli americani, molto più della Clinton (31%) e di Trump (26%).

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Fonte: NYT

 

 

L’incubo peggiore per l’ex first lady, però, è vedere che il suo vantaggio nel testa a testa con Trump si sta rapidamente assottigliando: il supporto degli intervistati in caso di scontro diretto sarebbe rispettivamente del 47% per Hillary e del 41% per Trump. Il mese scorso il vantaggio era di dieci punti percentuali anziché di sei. Paradossalmente, una sfida (improbabile) fra Trump e Sanders vedrebbe in vantaggio il senatore del Vermont di un margine assai più ampio: 51% contro 38%.
Il grosso problema della Clinton è che molti dei sostenitori di Sanders non voteranno per lei. Secondo il sondaggio, il 28% dei supporter del “socialista” preferiscono astenersi piuttosto che votare il minore fra due mali, Trump e Clinton. Questi ultimi, inoltre, debbono scontare lo scarso supporto del sesso opposto: nel caso del magnate solo 21% delle donne ha un’opinione favorevole di lui; in quello dell’ex first lady appena il 23% degli uomini.