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Turchia minaccia Ue: vi manderemo “15 mila rifugiati al mese”

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La Turchia ha minacciato l’Europa di farla “impazzire”, gettando le basi per una gigantesca crisi di rifugiati nella regione. Dopo aver promesso di annullare l’accordo firmato con l’Unione Europea per ridurre i flussi di migranti da Ankara a Bruxelles. Ma il ministro degli Interni Suleyman Soylu ha minacciato di inviare 15 mila rifugiati al mese nel territorio europeo.

Le tensioni tra i due blocchi non fanno che intensificarsi dopo le polemiche aperte tra Turchia e l’Olanda e la Germania. La minaccia del governo turco è la conferma che per la Turchia i rifugiati non sono altro che un’arma da usare come leva diplomatica nella guerra di parole tra le due potenze.

Secondo quanto riportato dal quotidiano Hurriyet Dialy News e dall’agenzia di stampa nazionale Anadolu, Soylu ha dichiarato giovedì che “se volete, possiamo aprire la strada a 15 mila rifugiati da inviare ogni mese e fare impazzire l’Europa“. Soylu, un uomo politico vicino al presidente Erdogan, uno dei rappresentanti della ‘linea dura’ del governo della potenza del Mediterraneo, ha accusato L’Aia e Berlino di aver svolto un ruolo nelle proteste anti governative tenutesi a giugno del 2013, nelle rivolte filo curde di ottobre 2014 e nel colpo di stato fallito di luglio 2016.

Il 18 marzo dell’anno scorso la Turchia e l’Unione Europea avevano firmato un accordo storico nel quale il governo Erdogan, in cambio di molti soldi, 3 miliardi, si impegnava ad accogliere in patria una quota prestabilita di rifugiati – in fuga da guerre e altre situazioni di crisi – per impedire che questi prendessero la strada dell’Europa. Ora quell’intesa è in forse, per via della crisi diplomatica apertasi dopo che l’Olanda ha vietato al ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu di entrare nel paese.

Il governo in Olanda non vuole che i ministri turchi manifestino a favore del referendum per gli espatriati turchi presso la struttura diplomatica. La Turchia se l’è presa anche con la Germania – con cui ha cattivi rapporti da quando in febbraio è stato arrestato a Istanbul il giornalista turco-tedesco Deniz Yucel – rea di aver preso le difese dell’Olanda nella disputa tra i due paesi.

Gli appelli delle organizzazioni internazionali e delle autorità europee ad abbassare i toni sono rimasti inascoltati. Il presidente turco ha persino accusato il cancelliere tedesco Angela Merkel di accogliere e sostenere terroristi. In Olanda e Germania risiedono numerosi cittadini di origine turca, le cui comunità hanno solitamente come caratteristica un forte sentimento di nazionalismo e di amore per la patria.