Economia

Premio Nobel: “Bitcoin un altro esperimento valutario fallito”

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NEW YORK (WSI) – Le criptovalute potrebbe essere solo un altro esperimento fallito di valuta alternativa. Così punta il dito l’economista premio Nobel Robert Shiller sul suo blog.

Shiller, noto per l’alert lanciato sulla bolla delle dot-com, ha ricordato i tentativi falliti svolti nei primi anni del 19esimo secolo per emettere “denaro del tempo“. Ad esempio il “Cincinnati Time Store”, che vendeva merce in unità di lavoro affidandosi alle “banconote lavoro”,ma a soli tre anni dal lancio dovette chiudere bottega. Cento anni dopo, durante la Grande Depressione, l’economista John Pease Norton propose un dollaro elettrico” sostenuto non dall’oro, ma dall’elettricità. Anche questo fallito.

Tutto ciò per dimostrare, dice Shiller, come le monete digitali rispecchiano alcuni di questi famosi esperimenti finiti in un buco nell’acqua. Quella mania e quei tentativi di lanciare nuove unità di denaro sono esistiti in forme diverse dal 1800, ha detto Shiller.

“Ognuna di queste innovazioni monetarie è stata accoppiata con una storia tecnologica unica. Ma  fondamentalmente, tutti sono collegati da un profondo desiderio di una qualche forma di rivoluzione nella società”.

L’entusiasmo per le migliaia di cripto-valute esistenti, tra cui il Bitcoin, rimane forte considerando che proprio quest’ultimo esiste da 10 anni e finora si è dimostrato più resiliente rispetto alle altre monete alternative coniate fin dall’800, considerando che poggia su basi più solide, come la tecnologia blockchain e conta sull’appoggio di governi tra cui Malta, Estonia, Russia, Svizzera.

La mania intorno al Bitcoin oggi è anche dovuta in parte al suo mistero, ha detto il professore dell’Università di Yale.

“Praticamente nessuno, al di fuori dei dipartimenti di informatica, può spiegare come funzionano le criptovalute e quel mistero crea un’aura di esclusività, dà il nuovo fascino del denaro, e riempie di zelo rivoluzionario i devoti. Nulla di tutto questo è nuovo e, come con le precedenti innovazioni monetarie, una storia apparentemente avvincente potrebbe non essere sufficiente”.