Economia

Powell (Fed) “avanti rialzo tassi”, poi smentisce Trump: “Europa non è nemico Usa”

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L’economia americana sta correndo ad un ritmo abbastanza veloce da giustificare un aumento graduale dei tassi d’interesse. È quanto ha detto il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, nel corso della sua testimonianza alla commissione bancaria del Senato dove ha presentato il rapporto sulla politica monetaria

Nelle osservazioni che il numero uno della Banca centrale americana ha fornito prima di una sessione di domande e risposte, Powell ha dipinto un quadro ampiamente positivo dell’economia statunitense, che, a suo dire, si sta espandendo ad un ritmo crescente grazie anche al supporto di una politica fiscale aggressiva.

Secondo Powell, la forte crescita economica e l’inflazione stabile vicina al 2% danno alla Fed la possibilità di continuare sulla strada dei rialzi, ha aggiunto Powell.

“I recenti dati mostrano, insieme a un forte mercato del lavoro, che l’economia americana è cresciuta a un ritmo solido quest’anno”, ha detto nella suo discorso di apertura davanti alla commissione. “Il miglior modo per continuare è andare avanti ad alzare in modo graduale” i tassi, ha continuato Powell che ha sostituito Janet Yellen lo scorso febbraio

Sul fronte del mercato del lavoro, Powell ha infine confermato che:

“Il tasso di disoccupazione è basso e ci aspettiamo un ulteriore calo”.

Per quanto riguarda l‘inflazione, Powell ha spiegato che i recenti dati sulla dinamica dei prezzi sono “incoraggianti” e la Fed continuerà a guardare attentamente l’inflazione per mantenerla vicino al 2%.

A giugno, la Fed ha alzato i tassi di un quarto di punto, per la seconda volta nel 2018, a 1,75-2%.

Infine, Powell smentisce Donald Trump, negando che l’Europa sia un nemico degli Stati Uniti, come invece aveva sostenuto il presidente americano domenica in una intervista.

“Crede che l’Unione europea sia un nemico degli Stati Uniti?”, ha chiesto un senatore della commissione Bancaria. “No, non lo credo”, ha risposto Powell, senza aggiungere altro. Poco prima aveva ripetuto di non volere entrare in questioni politiche quando gli avevano chiesto un commento sugli scontri commerciali degli Stati Uniti con le altre grandi economie del mondo.