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Per l’euro il pericolo più grande è l’Italia

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Per la tenuta dell’euro il pericolo politico più grande è al momento rappresentato dall’Italia. Lo ha detto in un’intervista alla Cnbc Nandini Ramakrishnan, analista presso JPMorgan Asset Management, secondo cui dopo lo scampato pericolo delle elezioni olandesi e quelle francesi, sono le elezioni italiane a costituire una possibile minaccia alla tenuta dell’Ue.

“Le elezioni olandesi e quelle  francesi alla fine hanno prodotto un risultato meno rischioso per il mercato rispetto alle attese”, ha detto l’analista alla Squawk Box di CNBC, specificando in Italia invece i sondaggi mostrano la presenta di una grande fascia di elettorato che resta euroscettico e che, in caso di referendum, potrebbe votare per l’uscita della zona euro. “Tutto ciò potrebbe essere potenzialmente disastroso per l’unione monetaria, per l’Unione europea”, ha aggiunto.

Le preoccupazioni di Ramakrishnan sull’Italia sono condivise anche da altri analisti. Fabio Fois, economista di Barclays, afferma che l’Italia rischia la paralisi politica se non approva una legge elettorale prima delle prossime elezioni.

Il governo attuale sembra avere pochi margini di manovra per mettere in atto riforme significative. Ciò farà si che l’Italia continui a crescere meno dei suoi partner europei” ha detto  Fois in una nota. “Di conseguenza, il rischio sovrano potrebbe peggiorare nei prossimi mesi.  Anche se è esclusa una crisi come quella nel 2011, la situazione richiederà un significativo cambiamento politico e politico”.

Ricordiamo che il rendimento dei Bot a 10 anni è aumentato, nell’ultimo anno, da circa 1,5% al ​​2,1% in 12 mesi, toccando il picco del 2,5 per cento a metà marzo.