Moody’s: ecco i mercati emergenti che subiranno di più l’effetto Fed
NEW YORK (WSI) – L’imminente rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve andrà a colpire in maniera negativa, con il rischio di “flussi di capitali e un umore degli investitori avversi”, soprattutto il Brasile, la Russia e la Turchia e in maniera minore anche il Sudafrica. A renderlo noto l’agenzia di rating Moody’s che vede nell’annuncio atteso per domani da parte della Fed “la strada giusta per una crescita sopra la media” per l’economia a stelle e strisce.
“I grandi mercati emergenti più colpiti e quelli più a rischio da qui in avanti, tendenzialmente sono stati Brasile, Russia, Turchia e fino a un certo punto il Sudafrica, dove condizioni domestiche difficili hanno contribuito all’instabilità sui tassi di cambio e nei mercati finanziari e dove lo spazio di manovra per proteggersi da shock esterni è meno robusto”.
Brasile, Russia, Turchia hanno in comune un alto debito, squilibri commerciali e di bilancio e incertezza politica. Basti ricordare che in Brasile, il presidente Dilma Rousseff è stato posto sotto impeachment, mentre in Sudafrica, il presidente ha cambiato a sorpresa il ministro delle finanze tanto amato dal mercato e infine in Turchia è alto il livello di tensione con la Russia in merito al conflitto in Siria.
Breaking news
Piazza Affari tiene sopra la parità nonostante le vendite in Europa. In calo Eni dopo la cessione di una quota da parte del Mef
L’azienda globale di media e intrattenimento Warner Bros Discovery ha registrato un calo dell’1,95%. La performance settimanale del titolo segue l’andamento del Nasdaq 100, indicando che il suo movimento è più influenzato dal mercato generale che da eventi specifici dell’azienda. Previsioni indicano una possibile ulteriore discesa verso il supporto a 7,823 USD.
Wall Street inizia la giornata con un’apertura stabile, dopo aver raggiunto nuovi record con l’indice S&P 500. I prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati meno del previsto, ma i prezzi all’importazione mostrano segnali di pressione inflazionistica.
Johnson & Johnson ha annunciato l’acquisto della società di biotecnologia Proteologix per 850 milioni di dollari, con l’obiettivo di potenziare il suo portafoglio dermatologico. L’accordo include farmaci candidati per la dermatite atopica e l’asma, con completamento previsto a metà 2024.