Economia

Mutui più cari nel 2017. Questa banca ha alzato già i tassi

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ROMA (WSI) – Dopo un 2016 all’insegna dei ribassi, il nuovo anno rivelerà qualche novità in tema di mutui che torneranno ad essere più costosi. L’anno scorso le famiglie, invogliate dai tassi ai minimi storici, si sono recate agli sportelli bancari per chiedere un mutuo per l’acquisto di casa, registrando un’impennata nei primi nove mesi del 2016 a +26,8%.

Nello stesso arco di tempo alle famiglie italiane sono stati concessi 35.7532 milioni di euro per l’acquisto della casa registrando così un saldo annuale, se confrontato con quanto rilevato da gennaio a settembre 2015, in aumento del 26,8% per un controvalore di + 7.562 milioni di euro.

Con il 2017 però le cose potrebbero cambiare e porre così un freno all’inversione ditendenza registrata nei 12 mesi appena trascorsi. L’indice di riferimento dei mutui a tasso fisso, l’Eurisr, è già salito a 40 punti base dallo scorso luglio, un trend che potrebbe continuare nei prossimi mesi.

Così alcuni gruppi bancari si son mossi in tal senso. Intesa SanPaolo ha fatto sapere che già da gennaio ha rialzato i tassi, di 50-60 punti base, il che significa che il tasso fisso finito applicato dalla banca andrà dall’1,10 al 2,10 per cento, a seconda della durata mentre quello variabile salirà allo 0,7-1,40%.  A seguire l’esempio di Intesa SanPaolo potranno essere altri big bancari.

Ma perché i mutui saranno più costosi nel 2017 nonostante il potere di acquisto delle famiglie sia rimasto lo stesso? Cambia il contesto che si è creato per il credito e le banche vanno in questa direzione. Contesto che è stato analizzato da un’indagine realizzata da Mutui.it in collaborazione con Facile.it, riportata da La Stampa.

“Il rialzo dello spread Btp/Bund, la recente revisione al ribasso del rating sull’Italia da parte dell’agenzia canadese Dbrs e la graduale ripresa economica che porterà a un graduale indebolirsi del Quantitative easing della Bce, condurranno a mutui più costosi nel 2017″.