Economia

Manager italiana di Uber: dopo i taxi sfida le banche

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ROMA (WSI) – Lei è Benedetta Arese Lucini, classe 1983, ribattezzata Lady Uber a capo della filiale italiana dell’azienda con sede a San Francisco che fornisce un servizio di trasporto automobilistico privato attraverso un’applicazione software mobile che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti.

Dai taxi la sfida della lady Uber italica è ora diretta alle banche. L’ex top manager che ha iniziato la sua carriera proprio in una banca d’affari, Morgan Stanley, ha fondato insieme agli imprenditori piemontesi Claudio Bedino e Edoardo Benedetto la start up fintech chiamata Oval. Cosa fa la nuova start up? Si tratta della creazione di un software che permetterà di collegare conti correnti e carte di credito direttamente ad un app, permettendo così di tenere sott’occhio tutte le uscite quotidiane. L’app può essere anche personalizzata inserendo tetti di spesa che non potranno essere sforati quindi evitare spese folli.

“La finanza, come i trasporti, è iper-regolamentata. Lavorare per andare oltre, alzando l’asticella, mi piace molto. Grazie alla tecnologia, infatti, i costi diminuiscono: più concorrenza aiuta ad avere più scelta. Le banche d’investimento continueranno a fornire servizi ai clienti multimilionari, il resto dei consumatori non è più interessante. Il fintech può dare loro gli stessi vantaggi che avrebbero in una banca d’investimenti (…) Vogliamo aiutare le persone ad avere un quadro più chiaro delle loro finanze. In un mondo in cui via app si può fare tutto, il mondo bancario è rimasto indietro (…) Si possono arrotondare le spese all’euro più vicino: se paghi 6,40 euro, l’app ne segna 7. I restanti 60 centesimi finiscono in un conto risparmio. È una politica di piccoli passi, anzi minuscoli, ma in totale trasparenza, che è uno dei problemi del sistema bancario, assieme ai costi enormi degli sportelli”.

Quando avremo la nuova app? Tra un paio di settimane ci sarà il debutto della versione beta – assicura la Lucini.

“A fine ottobre sarà aperta a tutti, almeno in Gran Bretagna. L’Italia? L’obiettivo è arrivare prima di fine anno. Qui è sempre complicato. Ma ci stiamo lavorando”.