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Lombardia e Veneto si preparano per il referendum sull’autonomia

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MILANO (WSI) – La Lombardia come la Catalogna. Domenica prossima i cittadini lombardi saranno chiamati alleurne per votare il referendum consultivo con cui la regione guidata da Roberto Maroni chiederò alla Stato maggiore autonomi in tutti i 23 ambiti previsti dalla Costituzione.

“Io parto con il chiederle tutte e 23 ma dipende dal risultato del referendum. A Roma ne valuteranno il peso sulla base di quante persone andranno a votare”.

Gli ambiti legislativi che possono rientrare nelle competenze delle Regioni, secondo gli articolo 116 e 177 della Costituzione, e a cui Maroni tiene di più fanno riferimento a istruzione, tutela e sicurezza sul lavoro, previdenza complementare, ricerca scientifica e sistema tributario.

Anche se non è previsto un quorum, le aperture da parte del governo dipenderanno da quanto alta sarà l’affluenza. Maroni, in una conferenza stampa successiva all’intervista, ha detto di aspettarsi un’affluenza che superi il 34% ovvero quella raggiunta al referendum del 2001.

“Più gente voterà, maggiore potere contrattuale avrò (..) Non mi pongo soglie e non c’è una soglia sotto la quale non mi attiverò…mi attiverò comunque”.

L’obiettivo dell’esponente della Lega è trattenere il 50% del residuo fiscale che attualmente ammonta a 54 miliardi di euro, sostenendo che se potesse disporre delle tasse pagate in Lombardia, potrebbe contare su uno strumento per attrarre investimenti.

“Se una multinazionale vuole venire in Italia sa che per 2-3 anni non paga tasse. Se riesco ad avere questa leva fiscale faccio di Milano e della Lombardia altro che la Silicon Valley…..”.

Il presidente della Regione ha poi ribadito le sostanziali differenze tra il referendum lombardo e quello tenutosi il primo ottobre in Catalogna.

“Come i catalani anche noi abbiamo deciso di dare voce al popolo. La differenza è che quello che chiediamo noi è consentito dalla Costituzione italiana (…) noi non vogliamo l’indipendenza, ci basta maggiore autonomia e aggiungendo che la consultazione catalana è contro la Costituzione mentre quella lombarda no”.

Si ricorda che nella stessa giornata di domenica si terrà un medesimo referendum sull’autonomia anche nella regione Veneto guidata da Luca Zaia.