Società

“Locomotiva tedesca sta per deragliare, segni ci sono già”

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La locomotiva tedesca sta perdendo colpi. E il futuro della quarta maggiore economia al mondo non è cosí roseo come viene dipinto.

Parola di Carl Weinberg, capo economista di High Frequency Economics, che in una nota odierna sottolinea che: “il rallentamento dell’economia tedesca è evidente quando si analizzano le spese per i consumi. Le vendite al dettaglio hanno segnato il passo dai picchi del 2015, fino ai minimi negli ultimi sei mesi”.

Nonostante l’accelerazione del Pil, l’economista mette in evidenza come l’economia tedesca abbia messo il freno. Lo dimostra anche l’andamento dei redditi. Ma non solo. Weinberg sottolinea inoltre che Berlino si trova di fronte a”un’implosione della domanda interna ed estera” e spiega che “senza crescita delle esportazioni e della domanda interna, anche la produzione industriale resta ferma”.

La conferma della tesi di Weinberg arriva dagli ultimi dati sugli ordini alle fabbriche di gennaio, crollate del 7,4%, il calo maggiore dal 2009. In compenso, la produzione industriale, nello stesso mese, ha segnato un aumento del 2,8% dopo il -2,4% di dicembre.

Un dato quest’ultimo che, secondo Carsten Brzeski, capo economista di ING, conferma invece che la debolezza di dicembre era solo temporanea, dovuta alle rigide condizioni climatiche. “Tuttavia il fatto che su base annua il dato sia rimasto forma mostra come alla fine sia difficile uscire dalle situazioni di stagnazione”.