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I 7 comandamenti di Blackrock per i manager d’azienda

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Con Larry Fink al timone BlackRock è diventata una società cui la clientela affida oltre 5mila miliardi di dollari di asset. È il gruppo di asset management più grande al mondo, con una somma di attivi in gestione più alta anche di colossi come Vanguard. Fink di strada ne ha fatta tanta se si pensa che quando è arrivato Blackrock nel 1988 contava appena otto manager che lavorano nella stessa stanza. Blackrock ha superato indenne crisi pesantissime come quella della bolla dot com e quella finanziaria del 2008.

L’ultima minaccia in ordine di tempo per l’industria dell’assett management e per BlackRock è rappresentata dalle evoluzioni tecnologiche e dall’arrivo delle “macchine”. I fondi indicizzati (a gestione passiva) stanno surclassando quelli a gestione attiva ultimamente. I secondi sono considerati più cari dai clienti, per via delle commissioni, senza che offrano in cambio un rendimento più alto rispetto a quanto non facciano ETF e fondi comuni. Blackrock ha saputo adattarsi.

“I fondi a gestione attiva non sono morti“, secondo il Ceo di Blackrock Fink, ma i dirigenti aziendali che sono legati ai metodi tradizionali devono anche accettare i grandi progressi fatti nella tecnologia e nella statistica, e integrarli nei propri modelli.

L’anno scorso i fondi indicizzati hanno visto 665 miliardi di dollari di nuovi investimenti mentre quelli a gestione attiva hanno subito una fuoriuscita di soldi superiore ai 300 m miliardi di dollari, secondo le statistiche diffuse da Morningstar. I sette consigli per i manager d’azienda dispensati da Fink nel passato e in particolare durante in un’intervista all’emittente CNBC sono i seguenti:

1. Guardare oltre l’orizzonte a breve termine

Il primo consiglio che il maggiore investitore nell’azionario al mondo fa ai dirigenti è quello di guardare oltre l’orizzonte a breve termine, oltre le oscillazioni di prezzo a breve. Questo significa anche investire più nelle attività reali e spendere meno in operazioni di buyback e dividendi. Fink ha anche provato a convincere gli AD a smettere di dare stime sugli utili trimestrali.

2. Anticipare i cambiamenti

L’idea per avere successo è quella di produrre un set coerente di prodotti che insieme abbiano senso e che rispondendo ai cambiamenti nel proprio business e settore. Le innovazioni tecnologiche stanno portando grandi cambiamenti. “Non c’è una forza più potente della tecnologia tra quelle che stanno trasformando l’industria dell’asset management”, ha sentenziato Fink.

 

3. Avere il coraggio di agire in maniera diversa dagli altri

Adottarsi ai cambiamenti non è sempre facile e spesso ha costi ‘umani’. A inizio anno BlackRock ha dichiarato che avrebbe tagliato decine di posizioni tra i professionisti degli investimenti, per rivolgersi sempre di più a modelli matematici. I prodotti di trading automatici hanno battuto gli indici costantemente rispetto a quanto fatto invece dai gestori di fondi “umani”. È la rivoluzione della robo-advisory.

Ci sono alcune cose che solo un computer è in grado di fare, come monitorare i dati sui parcheggi provenienti dagli input satellitari o analizzare le ricerche su Internet per prodotti al consumo per prevedere le vendite e persino la crescita economica nazionale. “Non stiamo sostituendo gli umani con delle macchine”, ha assicurato Fink, sottolineando che i dipendenti si concentreranno più nell’analisi dei dati piuttosto che nella consulenza finanziaria “umana”.

4. Impara ogni giorno qualcosa a prescindere dal tuo titolo

“È da 25 anni che sono a guida della società” ha detto nel 2012 Fink e “trascorro ancora un’ora, un’ora e mezza al giorno a studiare il mondo e i mercati. “Sono ancora uno studente”.

Si tratta di un’abitudine che Fink condivide con altri uomini di successo del mondo finanziario come Warren Buffett oppure i migliori investitori che attuano strategie di stock picking.

5. Ridurre i costi non è un modo per crescere

Fink non è un grande fan della cosiddetta “ingegneria finanziaria”, la crescita tramite acquisizioni verticali, ma BlackRock è cresciuta anche grazie a operazioni di M&A. Per entrare nel mondo degli ETF ha comprato la divisione iShares di Barclays nel 2009, sborsando la somma di $13,5 miliardi. Il Ceo di Blackrock consiglia di comprare società la cui cultura può insegnare qualcosa alla propria azienda, “non semplicemente gruppi che lasciano che i manager riducano i costi”. Blackrock ha stretto accordi soprattutto per ottenere nuove tecnologie, mentre gli acquisti più importanti hanno spinto il gruppo a ripensare il suo modo di fare asset management.

6. Cultura e passione contano, eccome

In un saggio pubblicato nel 2013 su LinkedIn, Fink ha elencato la cultura e la passione tra i tre aspetti fondamentali, insieme all’apprendimento costante, che deve avere un manager. Per cultura si intendo i valori che siano più importanti di “semplici parole scritte su un muro”. La cultura e la passione di Fink l’hanno portato lontano. Neglio ultimi cinque anni i titoli BlackRock hanno guadagnato il 130%, quelli dei rivali Eaton Vance, Federated Investors, T.Rowe Price e Francia Resource, in confronto, hanno visto un incremento rispettivamente del 94%, 30%, 25% e 17%.

 

7. Non avere fretta di trovare il tuo successore

Dopo aver trasformato BlackRock da una società con un ufficio solo a diventare il gestore di asset numero uno al mondo, Fink non ha fretta di trovare qualcuno in grado di sostituirlo. Non si tratta di presunzione, bensì di volontà di alimentare una sana concorrenza fino all’ultimo. Questa strategia è atta a consentire la continua crescita dei manager migliori del gruppo.

“Se avessi scelto il mio successore, alcuni membri del nostro team non crescerebbero velocemente come stanno facendo. La bellezza della situazione attuale è che sette o otto persone sono potenziali candidati” per prendere le redini del gruppo. Il test ultimo del successo per Fink, sarà far sì che BlackRock sia un gruppo ancora migliore di quello che è stato quando c’era lui al comando.