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FCA, accordo con Germania. Ma ora esplode caso dieselgate in Francia

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MILANO (WSI) – Brutte notizie per FCA che stamane in avvio seduta a Piazza Affari è andata subito in asta di volatilità con un calo del 5% e successivamente, tornata alle contrattazioni, ha ridotto le perdite. Al momento il titolo cede -1,25% a 9,84 euro.

A zavorrare le quotazioni di Fiat Chrysler la notizia giunta dalla Francia sull’avvio di un indagine da parte della Direction generale de la Concurrence, de la Consommation ed de la Repression des Fraudes del ministro dell’economia parigino per presunte manipolazioni delle emissioni di alcuni motori diesel, nello specifico quelli dei modelli Fiat 50x, Jeep Renegade e Fiat Doblò.

Alla procura della capitale francese sono stati trasmessi gli atti dell’inchiesta. Il ministero dell’Industria transalpino ha indicato che l’antifrode si è basata sui risultati dei test condotti sulle vetture e sulle analisi dei documenti trasmessi dal costruttore.

All’annuncio un portavoce della Fiat Chrysler ha ribadito che i veicoli diesel sono pienamente conformi alle norme sulle emissioni.

“Fca ha espresso le sue più ampie riserve in merito a test effettuati su un singolo esemplare del modello interessato e secondo metodologie di prova non previste dalle normative attuali (..) continuerà a collaborare ad ogni inchiesta da parte di autorità competenti e ha piena fiducia che la questione verrà a tempo debito pienamente chiarita”

Software ed emissioni: accordo tra FCA e Germania

E mentre un paese apre un’indagine, un altro la chiude. Si tratta della Germania, già alle prese con il dieselgate della Volkswagen che, dopo le dure accuse a FCA e all’Italia, ha ammesso che il software usato nei veicoli Fca non ha nulla a che fare con il dispositivo usato dalla casa automobilistica di Wolfsburg da cui poi è partito lo scandalo: piuttosto il software in oggetto non impedirebbe le emissioni al di là dei limiti in certe circostanze.

Nell’aprile del 2016, le parti hanno così trovato un’intesa comune e Fca ha annunciato modifiche del suo software ECU al fine di migliorare le emissioni in condizioni reali di guida, un reset che si applicherà a tutti i veicoli Euro 6.

La notizia dell’accordo è valutata positivamente dall’Icbpi, in quanto più volte questa vicenda aveva avuto un impatto in termini di volatilità sul titolo da quando sono arrivate le prime accuse dalla Germania la scorsa primavera.

“Anche se Fca aveva già risolto il problema con l’aggiornamento del software, i tedeschi hanno continuato a sollevare la polvere, invano, per diversi mesi. Confermiamo, quindi, la nostra visione positiva su Fca : buy con un target price a 11,30 euro”.

Notizia positiva questa dell’accordo tra Italia e Germania anche per gli analisti di banca Akros che hanno confermato un buy sull’azione del Lingotto ritenendo che un accordo simile potrebbe fare da apripista a un’intesa anche negli Usa.

Ma Fca dovrà però risolvere anche un nuovo problema che arriva questa volta dal Brasile, dove lo scorso mese le immatricolazioni sono scese dell’8,4% anno su anno con i volumi di Fca che sono scesi del 24,4%. Notizia anche questa che non fa certo bene al titolo.