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Crac Popolare Vicenza. Perde soldi pensione, si uccide risparmiatore

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MILANO (WSI) – L’ennesima storia di ordinaria disperazione è quella che arriva dalle province italiane e vede protagoniste le banche. Dopo Luigino D’Angelo, il pensionato di Civitavecchia che si è tolto la vita l’anno scorso dopo aver perso tutti i suoi risparmi depositati alla Banca Etruria, un altro risparmiatore italiano non ha retto.

Si tratta di Antonio Bedin, pensionato 69enne di Montebello Vicentino, piccole comune della provincia di Vicenza, 6mila anime circa. Bedin per anni ha svolto il ruolo di piccolo dirigente del partito comunista a livello locale, per questo conosciuto da tutti. L’uomo si è sparato un colpo di pistola al petto. A spingerlo al folle gesto la disperazione dopo aver perso tutti i soldi della sua pensione investiti nella banca Popolare di Vicenza le cui azioni sono crollate da 62,5 a zero euro.

Come riporta il quotidiano Repubblica, prima di compiere il gesto Bedin si era rivolto a diversi avvocati per risolvere la sua questione e ottenere giustizia, recandosi anche alle assemblee della banca ma senza nessun risultato. La sua morte causa rabbia e indignazione.

“Non si può morire così – dice una donna, impiegata in Comune, fra le prime ad avere appreso la notizia – lo hanno imbrogliato, lo hanno ucciso”.

Sulla morte indagano i carabinieri. “Indagini sono in corso”, dicono gli investigatori.  Dalle ultime indiscrezioni sembra che l’uomo abbia lasciato un biglietto con scritto “non ce la faccio più”, dando poi indicazioni sul suo funerale. Pare che l’uomo fosse molto malato.

L’avv. Renato Bertelle, che difende gli azionisti della Banca popolare di Vicenza, ha riferito che l’ex operaio, assieme al fratello, si era rivolto al suo studio per una consulenza.

“E’ solo il primo – ha detto – speriamo che non ce ne siano altri”.