Economia

Bce bacchetta Germania: “Sud Europa ha fatto abbastanza”

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“E’ stato fatto abbastanza in termini di riduzione dei rischi [nei Paesi periferici] per giustificare l’introduzione di elementi comuni di condivisione nel progetto dell’unione bancaria europea”: lo ha dichiarato il vicepresidente della Bce, il portoghese Vítor Constâncio.

Giunto vicino al termine del suo mandato, il vice di Draghi ha implicitamente ammonito la Germania, apparsa sempre poco entusiasta di fronte, ad esempio, alla costituzione di un fondo interbancario di tutela dei depositi su scala europea. Il timore è che le condizioni economiche e il peso di crediti malsani si possa tradurre in un importante trasferimento netto di liquidità dalle banche del nord a quelle del sud Europa. Le condizioni, però, secondo Constâncio sono ormai mature per una condivisione dei rischi.

“I paesi periferici hanno realizzato enormi adeguamenti”, ha detto Constâncio in un’intervista rilasciata al Financial Times, “si sono allontanati dai grandi deficit, sia nel bilancio pubblico sia nel conto corrente estero, verso il rispetto delle regole dell’Ue”.

Il vicepresidente della Bce, però, è scettico che il prossimo summit sull’unione bancaria possa sancire passi avanti significativi nella condivisione dei rischi: verrà fatta “qualche promessa a lungo termine di qualche tipo”, piuttosto che una ferma decisione di portare avanti il piano.

“Spero di sbagliarmi”, ha aggiunto, “ma sfortunatamente non mi aspetto molto dal prossimo vertice. L’economia europea sta attraversando un buon periodo di crescita. Questo, naturalmente, riduce sempre le motivazioni del governo a prendere decisioni audaci”.

Secondo Constâncio i leader europei dovrebbero accordarsi entro giugno su un altro tema, la creazione di un Fondo di risoluzione bancaria europeo: in questo caso i contribuenti di questo fondo, che nasce per soccorrere le banche in difficoltà (e non per tutelare i depositanti), sarebbero gli stati membri (i contribuenti) e non gli istituti di credito.