Società

WORLDCOM: ECCO TUTTI I NUMERI DELLA TRUFFA

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Dopo il caso Enron (ENRNQ – Pink Sheet), un nuovo uragano si abbatte sulla fiducia degli investitori.

Il colosso delle tlc WorldCom (WCOM – Nyse), che a metà del 1999 aveva raggiunto una capitalizzazione di mercato di circa $177 miliardi, con il titolo che veniva scambiato $63, è sull’orlo del fallimento.

Ma ciò che maggiormente grava sulla fiducia del mercato sono le irregolarità contabili, che ancora una volta hanno ingannato gli analisti e soprattutto gli investitori, che adesso si ritrovano con un titolo che ha quasi azzerato il proprio valore.

In particolare WorldCom, negli ultimi cinque trimestri, ha contabilizzato dei semplici costi operativi sotto forma di spese in conto capitale.

La differenza contabile tra le due tipologie di uscite è sostanziale.

Il semplice costo (pagato per un bene che esaurisce la propria utilità nell’arco dell’anno) viene contabilizzato interamente nel periodo di competenza e entra nel risultato netto, nel margine operativo lordo (Ebitda) e nella liquidità operativa (cash flow).

Le spese in conto capitale (pagate per beni che esplicano la loro funzione in più periodi) sono ammortizzabili e non entrano nell’Ebitda (utili prima degli interessi, delle tasse e degli ammortamenti) e nel cash flow.

Con questa truffa contabile la società ha potuto alzare cash flow e Ebitda per $3,8 miliardi.

Scott Sullivan, il direttore finanziario, licenziato dopo la scoperta delle irregolarità contabili, cercava attraverso tali operazioni di tenere alto il prezzo del titolo, in modo da poter rinnovare le linee di credito e accedere più agevolmente al mercato dei capitali.

La societa’ ha subito fatto sapere che fornira’ una revisione dei documenti contabili relativi al 2001 e al primo trimestre del 2002.

L’operazione incriminata sarebbe stata distribuita in questo modo: un primo trasferimento di $3,055 miliardi sarebbe avvenuto nel bilancio annuale del 2001 e i restanti $797 milioni nel primo trimestre di quest’anno.

Il “vero” Ebitda dopo la revisione dovrebbe quindi ridursi a $6,339 miliardi nell’esercizio 2001 e a $1,368 miliardi nel primo trimestre fiscale 2002.

Con queste modifiche, inoltre, il secondo operatore americano di telefonia a lunga distanza avrebbe riportato una perdita netta in entrambi i periodi considerati.