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Wikirating: l’agenzia indipendente

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New York – Dopo Wikipedia e Wikileaks, che hanno fornito in maniera trasparente e aperta a tutti informazioni su scienza, storia e politica, ecco ora l’open source della finanza: Wikirating.

L’intento è quello di abbattere i problemi strutturali che caratterizzano le convenzionali società di rating. Wikirating è infatti trasparente e aperta a tutti, in tutti i sensi, e i calcoli sono il frutto di un mix di dati raccolti dalle più autorevoli (e indipendenti) società e centri ricerca.

Il Sovereign Wikirating Index (SWI) si basa su un processo molto semplice, che include indicatori economici e altri indici correlati e significativi della condizione di ciascun paese.

Modello creato dal matematico austriaco Dorian Credé, e dal finanziere Erwan Salembier, sarà continuamente sviluppato grazie alla collaborazione attiva di un crescente gruppo di internauti.

Il merito viene calcolato utilizzando (ponderazione): Debito Pubblico in percentuale al Pil (70%), Bilancia dei pagamenti in percentuale del Pil (20%), crescita del Pil (10%), tasso di inflazione (10%) e tasso di disoccupazione (10%).

Il valore che ne risulta viene in seguito moltiplicato per un fattore correttivo, composto da: Indice di sviluppo umano (60%), indice di percezione della corruzione (20%) e indice di instabilità politica (20%).

[ARTICLEIMAGE]Precisazione: il giudizio espresso dal SWI tende generalmente a sottostimare quello delle “tre sorelle” Usa (Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch), e ad accostarsi più vicino a quello espresso dalla cinese Dagong.

Sembra dunque trovare giustificazione la critica alle principali agenzie di rating, di procedere troppo lentamente ad eventuali downgrade, confermando gli attacchi in merito al ruolo svolto durante la crisi finanziaria del 2007.

Ecco la tabella che mette a confronto il merito di credito espresso da queste cinque.(QUI).