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WALL STREET: SUI LISTINI TORNA LA VOLATILITA’

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A un’ora dalla soglia di meta’ giornata nelle contrattazioni a New York, la volatilita’ che ha caratterizzato la seduta di venerdi’ torna ad affacciarsi sul mercato.

Ne risente soprattutto il Nasdaq, che dopo un avvio brillante, sostenuto dall’aspettativa per un imminente intervento sui tassi di interesse, adesso si e’ portato in territorio negativo.

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Il mercato, dopo l’euforia della prima ora e mezza di contrattazioni, sembra aver preso una pausa di riflessione, dopo che il dato sulla vendita di case esisenti in gennaio e’ risultato di gran lunga inferiore alle aspettative.

Gli investitori rimangono dunque alla finestra e questo potrebbe contribuire a ravvivare la tendenza negativa che ha dominato la settimana scorsa, quando i bassi volumi di scambio hanno contribuito a lasciare il mercato in balia degli speculatori.

“Il mercato e’ alla merce’ del sentiment, che in questi momento e’ pessimo” dice Charles Payne, presidente di Street Strategies. “Non si tratta di ‘panic selling’, ma c’e’ mancanza di compratori”.

La pensa cosi’ anche Mike Murphy, money manager di First Union Securities, secondo cui gli investitori istituzionali stanno tenendo i loro soldi fuori dal mercato piuttosto che rischiare.

“Gli investitori istituzionali sono disposti a rinunciare ad un guadagno del 10%, piuttosto che rischiare di toccare il fondo – dice Murphy – adesso non c’e’ ragione di rientare sul mercato”.

Sui listini in generale stanno mostrando una tendenza al rialzo il settore edilizio, materiali per costruzioni, grande distribuzione, oro, acciaio, attrezzature per il settore petrolifero.

In calo invece il settore dei semiconduttori, prodotti per la casa, infrastrutture per le telecomunicazioni, sistemi informatici, bancario e brokeraggio.