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WALL STREET: STAVOLTA PREVALGONO LE VENDITE

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La seduta di borsa di Wall Street si e’ conclusa con gli indici in rosso. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.44% a 10457, l’S&P500 lo 0.34% a 1190, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.56% a 2050.

Dopo i forti guadagni delle ultime giornate, sui mercati Usa hanno pesato le prese di profitto e il rincaro del greggio, schizzato nel corso della sessione oltre i $51 al barile.

Il calo di oggi sembra pero’ costituire piu’ una pausa del rally che l’inversione del recente trend rialzista. La situazione generale dei mercati, secondo gli esperti, resta positiva. Alcuni analisti osservano che il passaggio da una condizione di estremo livello di ipervenduto a una di ipercormprato e’ un’indicazione della solidita’ del mercato. Ricordiamo che a fine marzo gli indici si trovavano in territorio di forte ipervenduto.

Ritornando alla seduta odierna, l’attenzione degli operatori si e’ concentrata sul comparto energetico
comparto energetico a causa della comunicazione delle scorte di petrolio. L’EIA (Energy Information Administration) ha riportato che nella settimana conclusasi il 20 maggio le scorte di greggio sono inaspettatamente scese di 1.69 milioni di barili contro le attese di un aumento di 1.5 milioni di unita’.

Alla comunicazione dei dati, il petrolio ha accelerato al rialzo violando la soglia dei $50. Poco e’ importato che sia le scorte di benzina che quelle di distillati siano risultate in crescita. Il contratto future con scadenza luglio ha terminato la sessione in progresso di $1.31 (+2.6%) a quota $50.98 al barile.

Sul fronte macroeconomico, non hanno sortito alcuna variazione sull’andamento degli indici i dati in calendario. Guidati soprattutto dalla crescente domanda per auto, aerei e computers, gli ordini di beni durevoli, nel mese di aprile, hanno registrato un aumento dell’1.9%; le attese erano per un incremento dell’1.3%.

In leggero aumento e’ risultato anche il dato sulle vendite di case nuove. Sempre nel mese di aprile l’indicatore e’ avanzato dello 0.2% al record storico di 1.316 milioni. Il dato, anche se inferiore alle attese degli economisti (1.33 mln), evidenzia il buon momento del settore immobiliare.

Passando alla cronaca societaria, tra i componenti del Dow Jones hanno riportato le maggiori perdite Home Depot, Honeywell, Caterpillar e DuPont. Bene, invece, American International Group, Verizon e Exxon Mobil (su cui ha giovato il rialzo del greggio).

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Tra gli altri titoli va segnalato il calo di Ford. Il colosso automobilistico ha dichiarato che sosterrà oneri di $1,15 miliardi per gli interventi a favore della ex-controllata Visteon. L’accordo prevede il trasferimento dell’onere di gestione di 24 fabbriche tra Usa e Messico con il programma di una futura parziale dismissione.
Visteon, societa’ produttrice di componenti per auto, ha chiuso in progresso del 15%.

Giudizi positivi sono stati poi espressi sul comparto Internet. La banca d’affari Goldman Sachs ha confermato il rating Outperform su Ebay, Yahoo e Google, evidenziandone la crescita e il potenziale di apprezzamento superiori al resto del settore.

Sugli altri mercati, l’euro e’ in leggero rialzo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2604. In rialzo anche l’oro. Il future con scadenza giugno e’ avanzato di $1.10 centesimi a $418.80 all’oncia. Invariati, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ attestato al 4.07%.

Ricordiamo che giovedi’ saranno pubblicati i dati rivisti sul Pil del primo trimestre. Gli economisti prevedono in media che l’economia usa sia cresciuta a un tasso del 3.6%.