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WALL STREET POCO MOSSA, GIU’ I FARMACEUTICI

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Avvio di settimana contrastato per gli indici Usa, comunque non lontano dalla linea di parita’ (controlla la performance degli indici in tempo reale). Continuano a preoccupare le condizioni economiche, in mattinata particolare debolezza nel comparto farmaceutico. Operatori cauti in attesa degli importanti aggiornamenti macro che verranno diffusi nei prossimi giorni.

In giornata e’ previsto un unico aggiornamento sulla congiuntura Usa (Chicago PMI) per il quale e’ stimato un lieve rimbalzo. Il dato sara’ diffuso poco dopo l’apertura delle borse, alle 9:45 ET. Particolare attenzione sara’ riposta sugli interventi del segretario del Tesoro Usa Paulson e del presidente George W. Bush, che potrebbero offrire nuove indicazioni sullo stato di salute dell’economia a stelle e strisce. La settimana appena iniziata sara’ comunque ricca di importanti dati che influenzeranno largamente la futura direzione dei listini.

Nonostante i segnali di recupero giunti negli ultimi giorni, la preoccupazione principale degli investitori riguarda la condizione economica e i rischi che la recessione comporta sulla spesa dei consumatori e, di riflesso, sugli utili aziendali. Oggi si chiude il primo timestre con una performance dell’azionario particolarmente negativa: l’indice S&P500 e’ giu di oltre il 10% dall’inizio dell’anno.

Gli operatori concordano ormai sulla fase di recessione attualmente in atto e si domandano sullu durata di questa e sui tempi di recupero in un contesto che non sembra ancora stabile, con il mercato immobiliare debole e il comparto finanziario sempre piu’ volatile.

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A livello societario, riflettori puntati sul comparto farmaceutico con Schering-Plough (SGP) in calo del 22% nel preborsa a seguito dei commenti negativi espressi New England Journal of Medicine riguardo l’utilizzo della medicina anti-colesterolo Vytorin, sviluppata in partnership con Merck (MRK) il cui titolo cede il 10% circa. Bene AstraZeneca, forte dell’ultimo studio sul Crestol (un altro farmaco contro il colesterolo) che ha fornito risultati incoraggianti.

Sugli altri mercati, in calo il petrolio. I futures con consegna maggio segnano un ribasso di $0.43 a $105.19 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in lieve rialzo nei confronti del dollaro a quota 1.5813. In progresso l’oro: +5.30 a $941.80 l’oncia. Salgono infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.40%.

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