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Wall Street continua a salire

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New York – Chiusura in territorio positivo per Wall Street. Il Dow Jones sale dell’1,52% a 12.453,77 punti, il Nasdaq avanza del 2,10% a 2.804,51 punti mentre lo S&P 500 guadagna l’1,35% a 1.330,40 punti. L’euro e’ scambiato a 1,4510 dollari. Il dollaro e’ scambiato a 82,370 yen, 0,88840 franchi svizzeri e 0,60979 sterline. Chiusura in rialzo per il petrolio a New York, dove le quotazioni salgono del 2,9% a 111,43 dollari al barile.

Positiva la seduta per la borsa statunitense che festeggia i tanti conti fiscali positivi, con la stagione delle trimestrali che e’ entrata nel vivo questa settimana. Il Dow Jones e’ avanzato di oltre l’1,5% trascinato da Intel (+6,5%) e solo IBM e’ in rosso, piatta At&t. Rialzi superiori a 2 punti percentuali per il Nasdaq. Con i progressi di oggi il bilancio di aprile degli indici azionari Usa e’ diventato positivo.

L’azionario mondiale sale ai massimi di un mese. Catalizzatori principali: le previsioni di Intel sul fatturato e altre trimestrali migliori del previsto. Alle 15.30 italiane circa l’indice MSCI (MXWO) fa un balzo dell’1,2%, si tratta del maggiore rialzo percentuale dal 21 marzo. Il rimbalzo dei mercati in via di sviluppo e’ stato il piu’ sostenuto degli ultimi otto mesi. L’indice di volatiltia’ del Vix intanto e’ sceso ai minimi di luglio 2007 a quota 14,62 (-8%).

Sugli altri mercati unica vittima il dollaro: euro sopra $1,45. Zucchero grezzo e petrolio sono le materie prime piu’ richieste, mentre l’oro, favorito dal dollaro debole, si porta sopra quota $1.500 l’oncia per il secondo giorno consecutivo. E’ il settore hi-tech a incoraggiare Wall Street: in particolare sono i risultati e l’outlook di Intel a catturare l’attenzione dei trader.

Stanno tentando di rifarsi invece i titoli bancari, che stanno facendo peggio del mercato in generale malgrado l’esito positivo degli stress test a cui sono stati sottoposti i principali istituti di Wall Street. I dati annunciati dalla Federal Reserve mostrano che alcune banche hanno riguadagnato una forza sufficiente a consentire loro di aumentare i dividendi e varare operazioni di buyback. Gli utili di Wells Fargo sono stati pari a 67 centesimi per azione nel primo trimestre, meglio del previsto.

Sempre in ambito di risultati trimestrali nonostante il brutto colpo inflitto dall’accordo tra Apple e Verizon sugli iPhone a inizio anno, la societa’ di tlc At&t ha riportato cifre fiscali positive e i titoli guadagnano terreno. Il gruppo ha archiviato i primi tre mesi del 2011 con un utile di 57 centesimi per titolo, lievemente sopra le attese di mercato, per un profitto netto complessivo di $3,4 miliardi. Il risultato si confronta con i $2,5 miliardi dell’analogo periodo 2010. Il fatturato e’ cresciuto del 2.3% a quota $31,2 miliardi.

Buy anche sulle borse europee, che hanno guardato con ottimismo ai rialzi della borsa di Tokyo la quale ha chiuso la giornata di contrattazioni in crescita dell’1,75% e in generale delle borse asiatiche.

Da segnalare che nella giornata di ieri, a fine seduta, il colosso dei chip Intel ha reso noto di aver riportato un giro d’affari in crescita del 25% su base annua, a $12,9 miliardi di dollari, sopra le previsioni degli analisti, e a un livello record. L’utile per azione si è attestato invece a 59 centesimi, ben al di sopra dei 46 centesimi attesi da Thomson Reuters. La societa’ ha rivisto al rialzo l’obiettivo sul fatturato del secondo trimestre. Molto bene anche i conti di IBM, che sono stati pari a un utile per azione di $2,41, al di sopra dei $2,29 attesi. IBM ha anche rivisto al rialzo le stime per l’anno intero.

In generale, l’ottimismo è per l’appunto sui buoni risultati societari arrivati dall’America, anche se Yahoo ha assistito a un forte calo degli utili e del fatturato. Non hanno inciso i risultati delle aste del Portogallo e Spagna: a preoccupare gli analisti è il continuo rialzo dei rendimenti, soprattutto dei bond portoghesi, in un momento in cui il caso Grecia rimane sotto i riflettori, con i rendimenti a due anni ormai sopra il 20%.

Gli occhi sono stati puntati anche sulla continua corsa dell’ Euribor a tre mesi.