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Wall Street chiude contrastata una seduta dal doppio volto

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Wall Street chiude contrastata una seduta a due facce. A poco sono serviti i segnali di una ripresa del mercato del lavoro, con le richieste di sussidio di disoccupazione che sono calate ai minimi di tre mesi. Gli investitori non sono rimasti soddisfatti dalle previsioni emesse da societa’ del calibro di Apple
sugli utili dell’esercizio in corso.

Il Dow Jones ha ceduto lo 0.15% a quota 11109.71, mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0.16% a 2507.37 punti e l’S&P 500 lo 0.1% in area 1183.67. I trader, inoltre, preferiscono non prendere rischi in attesa di conoscere l’esito delle elezioni di meta’ mandato e le misure di allentamento monetario che la Federal Reserve ha in serbo.

Cancellati i guadagni della prima parte di seduta in concomitanza con una stabilizzazione del dollaro, mentre scema l’entusiasmo per i dati migliori del previsto giunti dal fronte del mercato del lavoro e dalla nuova ondata di trimestrali.

Sul paniere delle blue chip si fa sentire il calo di 3M, il cui outlook ha deluso. Le azioni hanno accusato un ribasso di oltre il 6%. Sull’indice dei tecnoligici pesa il rosso di Apple. L’azienda ha avvertito che i margini lordi potrebbero essere piu’ bassi del previsto nel futuro a breve e cosi’ i titoli hanno perso lo 0.7% circa. Il biglietto verde nel frattempo quest’oggi ha ripreso a perdere terreno.

I conti trimestrali, anche se poco influenti quest’oggi, sulla carta continuano ad offrire un supporto: i risultati hanno in gran parte battuto le attese sul fronte dei profitti, ma il fatturato resta meno soddisfacente. Anche il buon andamento dei mercati in Europa ha aiutato a tenere alto il morale degli investitori fin dalle prime battute.

I trader sembravano intenzionati a tornare ad acquistare azioni con una certa intensita’, con il mercato ispirato dalla pubblicazione delle richieste di sussidio di disoccupazione, che sono inaspettatamente calate di 21 mila unita’ nell’ultima settimana, ai minimi di tre mesi. In flessione anche le domande continuative, scese ai livelli piu’ basi degli ultimi due anni circa. Ma gli investitori hanno iniziato a digerire le cifre trimestrali e i rialzi si gradualmente sono annullati.

In ambito societario, gli utili del gruppo dei Post-it 3M sono risultati piu’ alti del previsto, ma l’outlook emesso per l’intero esercizio non ha convinto. Bene i risultati della societa’ di cellulari Motorola, che ha chiuso il trimestre con un utile operativo pari a $3 milioni, grazie al buon andamento delle vendite dei dispositivi dotati di sistema operativi Android. L’azienda ha espresso la volonta’ di dividersi in due entita’ dal prossimo anno. Raddoppiati i profitti di Dow Chemical. Dopo il suono della campanella sara’ il turno di Microsoft.

Sul fronte delle notizie M&A, Sanofi-Aventis ha ribadito l’offerta ostile da $18.5 su Genzyme, nonostante abbia registrato utili trimestrali piu’ alti del previsto. I titoli Sanofi-Aventis scambiano in progresso.

Lo scandalo dei pignoramenti si e’ tutt’altro che placato. L’ultimo degli istituti finanziari a finire nell’occhio del ciclone per la gestione maldestra e talvolta illecita dei mutui e del loro impacchettamento in strumenti derivati e’ stato Wells Fargo, che ha reso noto di aver ricompilato i documenti riguardanti 55.000 procedure di pignoramento dell’immobile.

A livello di notizie, qui sotto riportiamo gli “highlight” della giornata:

•Banche: il Solicitor General (l’avvocato degli Stati Uniti) si e’ opposto all’appello della Fed alla Corte Suprema sul caso della pubblicazione delle pratiche di mutuo (WSJ)

•Barney Frank lotta per la sua stessa sopravvivenza politica (Reuters): due parole sole: Votarlo. Fuori.

•Scandalo pignoramenti: come previsto, Wells Fargo ha mentito: la banca ha commesso errori in migliaia di procedure di pignoramento (AP)

•Sono tempi disperati: le banche vogliono sedersi attorno a un tavolo con gli Stati per discutere della gestione caotica delle procedure di pignoramento (Bloomberg)

•Per chi si occupava delle procedure di pignoramento, assunto dagli istituti finanziari, la velocita’ voleva dire piu’ soldi (Washington Post)

•Gli obbligazionisti della banca Anglo Irish cercheranno di bloccare l’offerta (Reuters)

•In Spagna, le case sono sfrattate, ma il debito rimane (New York Times)

•La borsa calera’ o salira’ a seconda delle dimensioni del secondo round di quantitative easing (Barrons)

•Supercomputer cinese migliore di quello degli Stati Uniti (NYT)

•La Cina dovrebbe “dire no” alle terre rare (Reuters)

•La “penosamente” lenta ripresa dell’economia Usa recuperera’ forza nel 2011 (Sondaggio AP)

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, i futures sul petrolio con consegna dicembre hanno chiuso sostanzialmente piatti a quota $81.93 il barile. Il derivato con scadenza dicembre dell’oro fa segnare un +1.51% a $1342.10 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro guadagna l’1.1% a quota $1.3932. Quanto ai Treasury, il rendimento del decennale e’ in calo di 5.1 punti base attestandosi al 2.6610%.